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recesso

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Tribunale di Reggio Emilia del 2013 numero 358 (21/02/2013)

La parte adempiente di un contratto preliminare di compravendita, che abbia ricevuto una caparra confirmatoria e si sia avvalsa della facoltà di provocare la risoluzione del contratto mediante diffida ad adempiere ante causam, può poi agire in giudizio rinunciando all’effetto risolutivo ed...

Decreto Legislativo del 1993 numero 385 art. 120-bis

RECESSO 1. Il cliente ha diritto di recedere in ogni momento da un contratto a tempo indeterminato senza penalità e senza spese. Il CICR individua i casi in cui la banca o l'intermediario finanziario possono chiedere al cliente un rimborso delle spese sostenute in relazione a servizi aggiuntivi...

H.I.11 - Limiti alla costituzione di pegno

Massima1° pubbl. 9/04 Ai limiti statutari eventualmente previsti in merito alla libera possibilità di costituire in pegno le azioni si applica la disciplina dei limiti alla circolazione delle azioni dettata dall’art. cod. civ., compreso il diritto di recesso.

Codice Civile art. 2469

TRASFERIMENTO DELLE PARTECIPAZIONI 1. Le partecipazioni sono liberamente trasferibili per atto tra vivi e per successione a causa di morte, salvo contraria disposizione dell'atto costitutivo. 2. Qualora l'atto costitutivo preveda l'intrasferibilita' delle partecipazioni o ne subordini il...

Decreto Legislativo del 2005 numero 206 art. 55

ESCLUSIONI 1. Il diritto di recesso previsto agli articoli 64 e seguenti, nonché gli articoli 52 e 53 ed il comma 1 dell'articolo 54 non si applicano: a) ai contratti di fornitura di generi alimentari, di bevande o di altri beni per uso domestico di consumo corrente forniti al domicilio del...

Codice Civile art. 1671

RECESSO UNILATERALE DEL CONTRATTO 1. Il committente può recedere dal contratto, anche se è stata iniziata l' esecuzione dell' opera o la prestazione del servizio, purché tenga indenne l' appaltatore delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno.

Cass. civile, sez. VI del 2012 numero 409 (13/01/2012)

Ai fini della legittimità del recesso di cui all'art. 1385 c.c., come in materia di risoluzione contrattuale, non è sufficiente l'inadempimento, ma occorre anche la verifica circa la non scarsa importanza prevista dall'art. 1455 c.c., dovendo il giudice tenere conto dell'effettiva incidenza...

Tribunale di Milano del 1995 (21/08/1995)

La clausola inserita in un contratto di mandato, la quale preveda il pagamento di una somma da parte del contraente revocante, non ha natura di clausola penale, né rientra nell' alveo di cui all' art. 1725 cod.civ., bensì configura la semplice pattuizione di un corrispettivo per l' esercizio del...

Cass. civile, sez. I del 1983 numero 2741 (21/04/1983)

La comunicazione di un atto unilaterale di recesso non richiede, per la sua efficacia, particolari formalità, non essendo destinata a provocare un incontro di volontà concorrenti delle due parti del rapporto, ed è pertanto sufficiente che l' atto sia comunque conosciuto, nella sua essenzialità,...

Cass. civile, sez. I del 1998 numero 11801 (22/11/1998)

La giusta causa della revoca dell'amministratore societario, quale ragione di disconoscimento al mandatario del danno prodotto dall'anticipato scioglimento del rapporto (art. 2383, comma 3, c.c.), può derivare anche da fatti non integranti inadempimento, ma richiede pur sempre un "quid pluris",...

Cass. civile, sez. III del 2003 numero 3269 (05/03/2003)

Lo scioglimento della società di persone per mancata ricostituzione della pluralità di soci entro il termine di sei mesi non determina alcuna modificazione soggettiva dei rapporti facenti capo alla società, la titolarità dei quali si concentra nell'unico socio rimasto. Pertanto, nel caso di società...

Cass. civile, sez. III del 2007 numero 12235 (25/05/2007)

La presupposizione, non attenendo né all’oggetto né alla causa né ai motivi del contratto, consiste in una circostanza ad esso "esterna", che pur se non specificamente dedotta come condizione ne costituisce specifico ed oggettivo presupposto di efficacia, in base al significato proprio del medesimo,...

Decreto Legislativo del 2005 numero 206 art. 62

SEZIONE III Disposizioni comuni (SANZIONI) 1. Salvo che il fatto costituisca reato il professionista che contravviene alle norme di cui al presente capo, ovvero non fornisce l'informazione al consumatore, ovvero ostacola l'esercizio del diritto di recesso ovvero fornisce informazione incompleta o...

Decreto Legislativo del 2005 numero 206 art. 66

EFFETTI DEL DIRITTO DI RECESSO 1. Con la ricezione da parte del professionista della comunicazione di cui all'articolo 64, le parti sono sciolte dalle rispettive obbligazioni derivanti dal contratto o dalla proposta contrattuale, fatte salve, nell'ipotesi in cui le obbligazioni stesse siano state...

Decreto Legislativo del 1993 numero 385 art. 36

FUSIONI E TRASFORMAZIONI (Rubrica così sostituita dall’ art. 1, comma 4, lett. a), D.L. 14 febbraio 2016, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla L. 8 aprile 2016, n. 49) 1. La Banca d'Italia autorizza, nell'interesse dei creditori e qualora sussistano ragioni di stabilità, fusioni tra banche...

Successione ex lege nel contratto di assicurazione

In forza del modo di disporre dell'art. cod.civ. l'alienazione delle cose assicurate non è causa di scioglimento del contratto di assicurazione. Ai sensi del II comma della norma citata l'assicurato che non comunica all'assicuratore l'intervenuta alienazione ed all'acquirente l'esistenza del...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1995 numero 5090 (10/05/1995)

Non costituiscono causa giustificativa del rifiuto di accettare la prestazione lavorativa, rientrando nella sfera del rischio imprenditoriale, tutte quelle situazioni ostative riguardanti la persona del datore di lavoro o la gestione e l' organizzazione dell' impresa, come il calo delle commesse e...

Tribunale di Milano, Sez. IV del 2015 numero 4745 (16/04/2015)

Deve ritenersi legittimo il recesso ex art. 1385 c.c. esercitato dal promissario acquirente dal contratto preliminare di compravendita immobiliare dovendosi ritenere grave l’inadempimento del promittente venditore il quale ha omesso di regolarizzare l’immobile oggetto del contratto compiendo a tal...

Tribunale di Cagliari del 1999 (12/10/1999)

Il fallimento di una società non può essere esteso al socio illimitatamente responsabile, receduto prima della dichiarazione di fallimento e che non faceva parte della compagine sociale nel momento in cui si è formato lo stato di insolvenza, anche se al recesso non sia stata data la pubblicità...

Tribunale di Milano del 2003 (24/03/2003)

Il socio receduto, che provvede al pagamento di debiti sociali a lui richiesti, ha diritto di rivalersi per il pregiudizio sofferto, quale creditore sociale ex art. 2394 c.c., nei confronti del socio - amministratore, che ne risponde, in quanto obbligazioni sociali contratte post recesso (nella...

Decreto Legislativo del 2010 numero 141 art. 2

MODIFICHE ALL'ARTICOLO 67 DEL CODICE DEL CONSUMO 1. All'articolo 67 del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, il comma 6 è sostituito dal seguente: "6. Il contratto di credito collegato ai sensi dell'articolo 121, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, si...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 11946 (02/12/1993)

La caparra ha normalmente carattere confirmatorio e la sua previsione in contratto, quand'anche accompagnata dalla definizione di "penitenziale" e dal richiamo alla norma di legge che tale tipo di caparra contempla (art. 1386 cod. civ.), non è sufficiente a far ritenere sussistente un diritto di...

Cass. civile, sez. II del 2021 numero 17380 (17/06/2021)

Una volta che il promissario acquirente aveva diffidato formalmente il promittente venditore a stipulare il contratto definitivo per poi agire in giudizio, a fronte dell’inerzia della controparte, al fine di far accertare la legittimità del suo recesso dallo stesso contratto preliminare per...

Cass. civile del 1992 numero 9719 (20/08/1992)

Il principio stabilito dall'art. 1352 Codice civile, secondo cui la forma convenuta dalle parti per la futura conclusione di un contratto si presume voluta per la validità di esso ( ad substantiam), é estensibile agli atti unilaterali, in virtù del richiamo operato dall'art. 1324 Codice civile ed...

Decreto Legislativo del 2019 numero 14 art. 187

CONTRATTO DI ASSICURAZIONE 1. Al contratto di assicurazione contro i danni si applica l'articolo 172, salvo il diritto di recesso dell'assicuratore a norma dell'articolo 1898 del codice civile se la prosecuzione del contratto può determinare un aggravamento del rischio. 2. Se il curatore...

Appello di Napoli, Sez. III, del 2017 numero 2237 (22/05/2017)

II recesso dal preliminare di preliminare di vendita immobiliare obbliga le parti alla sola restituzione di quanto ricevuto. Gli acconti versati prima della stipula, infatti, non possono essere considerati una caparra confirmatoria ma costituiscono solo la conferma della serietà degli intenti del...

Cass. civile, sez. II del 2019 numero 13241 (16/05/2019)

Il contraente che vuole esercitare il diritto di recesso ex art. 1385 c.c. non deve essere a sua volta inadempiente; l'indagine circa il suo inadempimento deve avvenire tenendo conto del valore della parte dell'obbligazione non adempiuta rispetto al tutto, sulla base di un criterio di...

Cass. civile, sez. I del 1977 numero 3528 (05/08/1977)

Allorquando lo statuto di un' associazione prevede la perdita automatica della qualità di socio per determinati fatti ed in tal modo il condizionamento del diritto del socio a rimanere nella associazione all' assenza di tali fatti, l' esercizio pur discrezionale del diritto di recesso da parte dell'...

Cass. civile, sez. I del 2003 numero 3800 (14/03/2003)

L'obbligazione nascente dal disposto di cui all'art. 2289 cod. civ. - dettato in tema di liquidazione della quota del socio uscente per recesso o esclusione, - avendo ad oggetto, sin dalla sua origine, una somma di denaro, ha natura di debito non già di valore, bensì di valuta, soggetto, pertanto,...

Codice Civile art. 2118

§4 Dell'estinzione del rapporto di lavoro (RECESSO DAL CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO) 1. Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso nel termine e nei modi stabiliti dalle norme corporative, dagli usi o secondo equità. 2. In mancanza di...

Decreto Legislativo del 1998 numero 427 art. 8

abrogato RISOLUZIONE DEL CONTRATTO DI CONCESSIONE DI CREDITO [1. Il contratto di concessione di credito erogato dal venditore o da un terzo in base ad un accordo tra questi ed il venditore, sottoscritto dall'acquirente per il pagamento del prezzo o di una parte di esso, si risolve di diritto,...

Cass. civile, sez. III del 1974 numero 2504 (18/09/1974)

La differenza fra il recesso dal contratto e la condizione potestativa risolutiva, la cui validità si desume dall’art. 1355 c.c., consiste nell’effetto retroattivo di quest’ultima rispetto a quello del recesso.Deve pertanto ravvisarsi l’ipotesi della condizione risolutiva potestativa solo se risulti...