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condominio

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Cass. civile, sez. II del 2013 numero 14898 (13/06/2013)

La clausola contrattuale contenuta nel regolamento di condominio e negli atti di compravendita delle singole unità immobiliari, con cui si vieta di apportare modifiche che possano contrastare in modo visibile con l’estetica del complesso condominiale, dà origine a servitù prediali reciproche,...

Cass. civile, sez. II del 2014 numero 17494 (31/07/2014)

Nell'atto che riserva alla proprietà esclusiva di un condomino parti che dovrebbero considerarsi comune ai sensi dell'art. 1117 c.c. in tanto può riconoscersi anche la creazione di un vincolo di destinazione a carico di tali parti in quanto ciò risulti da una manifestazione espressa in tal senso,...

Cass. civile, sez. II del 1998 numero 3146 (25/03/1998)

Il venditore di unità immobiliari che ne curi direttamente la costruzione, ancorché i lavori siano appaltati ad un terzo, risponde dei gravi difetti (art. 1669 cod. civ.) - quali devono ritenersi quelli da cui derivi una ridotta utilizzazione di esse, come nel caso di umidità, dipendente da difetto...

Cass. civile, sez. II del 2014 numero 16693 (22/07/2014)

In caso di danni cagionati all’appartamento sottostante per le infiltrazioni d’acqua provenienti dal lastrico caso di infiltrazioni d’acqua denunciate nell’appartamento sottostante l’asserita inerzia colpevole del condominio non può certo avere esonerato il proprietario esclusivo del lastrico solare...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 13740 (30/12/1992)

La disposizione dell'art. 2377, ultimo comma, cod. civ. secondo cui l'annullamento della deliberazione assembleare non può aver luogo se la deliberazione impugnata è sostituita con altra presa in conformità della legge o dell'atto costitutivo, benché dettata con riferimento alle società per azioni,...

Cass. civile, sez. III del 2011 numero 5690 (10/03/2011)

Laddove le spese per lavori condominiali siano deliberate in base a tabelle millesimali imprecise perché non comprendenti un’unità immobiliare sorta in seguito, il rimedio a disposizione del condominio nei confronti del relativo condomino è l’azione di indebito arricchimento: pur essendo infatti...

Cass. civile, sez. VI-II del 2020 numero 5059 (25/02/2020)

I cortili (ed esplicitamente pure le stesse aree destinate a parcheggio, dopo l'entrata in vigore della l. n. 220 del 2012), rispetto ai quali manchi un'espressa riserva di proprietà nel titolo originario di costituzione del condominio, rientrano tra le parti comuni dell'edificio condominiale, a...

Cass. civile, sez. II del 1992 numero 4405 (10/05/1992)

La domanda di uno dei condomini per l' accertamento della invalidità ed inefficacia della tabella millesimale deliberata dall' assemblea dei condomini senza voto unanime, deve essere necessariamente proposta nei confronti di tutti i condomini, e non anche del solo amministratore del condominio, la...

Tribunale di Macerata, del 2018 (10/01/2018)

Deve ritenersi che anche per la domanda di revoca dell’amministratore condominiale l’esperimento del tentativo di mediazione civile sia condizione di procedibilità dovendosi rilevare che non possa rilevare in contrario la previsione contenuta nell’art. 5, comma IV, lettera f), del decreto...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 11677 (25/11/1993)

La disposizione dell' art. 1105 comma terzo cod. civ., applicabile anche in materia di condominio di edifici, la quale prescrive che tutti i partecipanti debbano essere preventivamente informati delle questioni e delle materie sulle quali sono chiamati a deliberare non comporta che nell' avviso di...

Cass. civile, sez. II del 2014 numero 19346 (12/09/2014)

Deve ritenersi che la previsione, nel contratto di compravendita di un’unità immobiliare di un fabbricato, dell’obbligo dell’acquirente di rispettare il regolamento di condominio che l’alienante si sia impegnato a predisporre, attraverso un mandato ad hoc, come non vale a conferire a quest’ultimo il...

Cass. civile, sez. II del 2017 numero 4183 (16/02/2017)

In tema di regolamento di condominio cosiddetto “contrattuale” la clausola secondo cui i condomini devono contribuire alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni comuni deve essere interpretata nel senso di verificare la ricomprensione di singole voci di spesa nella...

Cass. civile, sez. II del 2019 numero 16070 (14/06/2019)

I cortili (e, successivamente all'entrata in vigore della l. n. 220 del 2012, le aree destinate a parcheggio) rientrano, salvo una espressa riserva di proprietà nel titolo originario di costituzione del condominio, tra le parti comuni dell'edificio e la trasformazione degli stessi in un'area...

Cass. civile, sez. II del 1982 numero 3233 (27/05/1982)

La presunzione di onerosità del mandato, stabilita iuris tantum dalla legge, può essere superata da una prova contraria la quale può essere basata su circostanze quali la prassi esistente presso il mandante (nella specie un condominio di edificio) di conferire gratuitamente il mandato, nonché il...

Cass. civile, sez. II del 2007 numero 2477 (05/02/2007)

La destinazione alberghiera di un intero edificio o di un complesso immobiliare è compatibile con la disciplina privatistica dettata per il condominio che si costituisce ipso iure con il primo atto di frazionamento che determina la coesistenza di proprietà esclusive appartenenti a persone diverse e...

Cass. civile, sez. II del 2011 numero 28025 (21/12/2011)

Il principio della comproprietà dell'intero muro perimetrale comune di un edificio legittima il singolo condomino ad apportare ad esso (anche se muro maestro) tutte le modificazioni che gli consentano di trarre, dal bene in comunione, una peculiare utilità aggiuntiva rispetto a quella goduta dagli...

Legge del 1978 numero 392 art. 10

PARTECIPAZIONE DEL CONDUTTORE ALL'ASSEMBLEA DEI CONDOMINI 1. Il conduttore ha diritto di voto, in luogo del proprietario dell'appartamento locatogli, nelle delibere dell'assemblea condominiale relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento...

Cass. civile, sez. II del 2003 numero 8830 (03/06/2003)

Negli edifici divisi per piani il godimento delle cose, degli impianti e dei servizi comuni, a vantaggio dei piani o delle porzioni di piano in proprietà esclusiva, può attuarsi anche mediante l'imposizione su queste parti di veri e propri pesi a beneficio delle unità immobiliari; di pesi che,...

Cass. civile, sez. VI-II del 2017 numero 5831 (08/03/2017)

Per affermare la natura condominiale ai sensi dell’art. 1117 c.c. di un’area esterna all’edificio, della quale manchi un’espressa riserva di proprietà nel titolo originario di costituzione del condominio e sia stato omesso qualsiasi riferimento nei singoli atti di trasferimento delle unità...

Codice Civile art. 1119

INDIVISIBILITÀ 1. Le parti comuni dell'edificio non sono soggette a divisione [c.c. 1112], a meno che la divisione possa farsi senza rendere più incomodo l'uso della cosa a ciascun condomino e con il consenso di tutti i partecipanti al condominio. (Comma così modificato dall’art. 4, comma 1, L....

Appello di Roma del 1999 (24/03/1999)

Qualora si verifichi la rovina di unità immobiliari urbane, non ha rilevanza l'epoca in cui furono estrinsecati i comportamenti apportatori del crollo, rispondendone il proprietario di esse al tempo della rovina, posto che su quest'ultimo grava l'onere di eseguire le manutenzioni per eliminare le...

Cass. civile, sez. II del 1994 numero 7651 (05/09/1994)

Al tetto posto a copertura delle autorimesse esterne all' edificio condominiale - svolgente, nella sua struttura unitaria ed omogenea, una funzione di riparo e di protezione delle unità sottostanti, ciascuna delle quali costituisce pertinenza della proprietà esclusiva dei singoli condomini - è...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 2285 (23/04/1979)

La comoda divisibilità di un bene immobile comune va intesa sia sotto l'aspetto strutturale, nel senso che il frazionamento non richieda accorgimenti ed operazioni troppo costose e complesse, ovvero l'imposizione di pesi, limiti e servitù eccessivamente gravosi per il godimento delle singole...

Tribunale di Napoli del 2012 numero 3815 (12/03/2012)

Il titolo esecutivo di condanna del condominio, in persona del suo amministratore pro tempore, al pagamento della somma liquidata per C.T.U. è eseguibile immediatamente pro quota nei confronti del singolo condomino anche se non contiene la quantificazione millesimale della sua compartecipazione, con...

Tribunale di Napoli del 2012 numero 3815 (12/05/2012)

Il titolo esecutivo di condanna del condominio, in persona del suo amministratore pro tempore, al pagamento della somma liquidata per C.T.U. è eseguibile immediatamente pro quota nei confronti del singolo condomino anche se non contiene la quantificazione millesimale della sua compartecipazione, con...

Provvedimento Prot. 108577, Modalità di cessione del credito corrispondente alla detrazione per gli interventi di riqualificazione energetica

Modalità di cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante per gli interventi di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici che interessino l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio...

Cass. civile, sez. II del 2006 numero 12654 (26/05/2006)

In tema di condominio, per innovazioni delle cose comuni devono intendersi le modifiche che importino l’alterazione della entità sostanziale o il mutamento della originaria destinazione, in modo che le parti comuni presentino una diversa consistenza materiale, ovvero vengano utilizzate per fini...

Cass. civile, sez. II del 1998 numero 1498 (12/02/1998)

Il condomino, proprietario del piano sottostante al tetto comune può aprire su esso abbaini e finestre - non incompatibili con la sua destinazione naturale - per dare aria e luce alla sua proprietà, purché le opere siano a regola d' arte e non ne pregiudichino la funzione di copertura, né ledano i...

Cass. civile, sez. II del 2010 numero 13883 (09/06/2010)

Nel caso di pluralità di edifici, costituiti in distinti condomini, ma compresi in una più ampia organizzazione condominiale (c.d. "supercondominio" ), trovano applicazione le norme sul condominio negli edifici e non già quelle sulla comunione in generale. La presunzione legale di comunione di...

Cass. civile, sez. VI del 2011 numero 22361 (26/10/2011)

In tema di condominio di edifici, le vicende traslative riguardanti i piani o le porzioni di piano di proprietà individuale estendono i loro effetti, secondo il principio accessorium sequitur principale, alle parti comuni necessarie per la struttura o destinate per la funzione al servizio degli...

Cass. civile, sez. II del 1984 numero 2889 (11/05/1984)

In ipotesi di sopraelevazione di edificio condominiale, i proprietari dei piani (o delle porzioni di piano) risultanti entrano a far parte del condominio ipso facto e ipso iure e, conseguentemente, ai sensi dell' art.. 1117 cod. civ., acquistano senz' altro un diritto di comunione su tutte le parti...

Cass. civile, sez. II del 1987 numero 1911 (23/02/1987)

Le modificazioni della cosa comune o di sue parti (muri perimetrali, cortili ecc.), eseguite dal singolo condominio ai fini di un suo uso particolare, diretto ad un migliore e più intenso godimento della cosa medesima, costituiscono una consentita esplicazione del diritto di comproprietà ex art....

Cass. civile, sez. II del 1990 numero 7630 (28/07/1990)

Le limitazioni al contenuto dei diritti di proprietà esclusiva spettanti ai singoli condomini - quali quelle consistenti nel divieto di dare alle singole unità immobiliari una o più destinazioni possibili, per l' utilità generale dell' intero edificio - introdotte con un regolamento di condominio...

Cass. civile, sez. II del 2003 numero 6323 (18/04/2003)

L'obbligazione dei condomini di contribuire alle spese condominiali non sorge per effetto della delibera dell'assemblea di ripartizione dei contributi, che è rivolta soltanto a determinare le quote di ciascuno e che, comunque, non ha valore costitutivo, ma soltanto dichiarativo del relativo credito...

Cass. civile, sez. II del 1978 numero 4806 (24/10/1978)

Nel condominio edilizio, le parti comuni dell' edificio possono essere divise purché la divisione possa farsi senza rendere più incomodo a ciascun condomino l' uso della proprietà singola servita dalla dividenda parte comune, in quanto ne sia resa meno facile la diretta fruizione ovvero venga...