Conferimento d'azienda da parte di genitore in società contratta con il figlio. Eventuale liberalità. Sottoposizione a riunione fittizia. (Cass. Civ., Sez. VI-II, sent. n. 26299 del 28 settembre 2021)
In tema di successione mortis causa, l’azienda conferita dalla madre nella società in accomandita costituita con uno dei figli lede la legittima degli altri solo se c’è stata donazione. Spetta quindi al coerede che si ritiene danneggiato dimostrare l’esistenza di uno spirito di liberalità anche parziale. In siffatta ipotesi, la liberalità, eventualmente soggetta a riunione fittizia, non potrebbe che ravvisarsi, nella forma del negozio misto con donazione, nell'eventuale divario fra il valore del credito per l'incremento e la misura della partecipazione attribuita al creditore, qualora risulti che il divario fu voluto per spirito di liberalità di una parte verso l'altra.