Manca l'alea: il contratto di rendita vitalizia é nullo per mancanza di causa . (Cass. Civ., Sez. II, sent. n. 4825 dell’11 marzo 2016)

Il contratto di rendita vitalizia ha natura aleatoria, postulando l'esistenza di una situazione di incertezza circa il vantaggio o lo svantaggio economico che potrà alternativamente realizzarsi nello svolgimento e nella durata del rapporto. Ne deriva che tale contratto è nullo per difetto di causa quando, a causa dell'età del vitaliziato, il canone versato è così sproporzionato rispetto al valore dei beni trasferiti da escludere l'aleatorietà dell'accordo. La prestazione posta a carico dell'onerato, infatti, deve essere tale da poter potenzialmente intaccare il costo del cespite trasferito.

Commento

(di Daniele Minussi)
La conclusione alla quale perviene la S.C. non può non essere condivisa. L'aspetto della incertezza della durata della vita del vitaliziato costituisce elemento che ha a che fare sia con l'oggetto del contratto di rendita vitalizia, sia con l'elemento causale dello stesso. Il difetto sostanziale di esso non può che condurre ad una valutazione negativa quanto alla causa, ciò che conduce ad una dichiarazione di radicale nullità (cfr., nello stesso senso, Cass. Civ. Sez. II, 14796/09 ; Cass. Civ. Sez. II 4503/96 ; Cass. Civ. Sez. III 4344/86).

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