Anche l'azione di manutenzione (art.
1170 cod.civ.), come quella di spoglio, è soggetta al
termine di decadenza di un anno a far tempo dalla molestia.
Secondo la giurisprudenza, se vi sono stati più atti di molestia, l'anno utile per la proposizione dell'azione di manutenzione decorre dal primo episodio che vale a concretare la molestia, ogniqualvolta i singoli atti possano definirsi come legati tra loro da un rapporto d'inscindibile dipendenza che vale a unificarli come un'unica azione (Cass. Civ. Sez. II,
10320/94 ). In senso contrario, si può osservare che non sarebbe invece sufficiente la mera identità dell'elemento intenzionale onde considerare unitariamente una serie di atti che non abbiano tra essi un obiettivo collegamento
nota1.
Note
nota1
Si confrontino Bigliazzi Geri-Breccia-Busnelli-Natoli, Istituzioni di diritto civile, Genova, 1980, p.417; Masi, Il possesso, la nuova opera e il danno temuto, in Tratt. dir. priv., diretto da Rescigno, Torino, 1982, p.468; Torrente-Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano, 1985, p.404.
top1Bibliografia
- MASI, Il possesso e la denuncia di nuova opera e di danno temuto, Tratt. Rescigno, VIII, 1982