Plusvalenze conseguenti alla alienazione di terreni edificabili ed aziende: la determinazione della misura del corrispettivo non può più essere desunta soltanto sulla base del valore dichiarato, accertato, definito ai fini dell’imposta di registro. (Art. 5, Dlgs 147/2015)

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 22 settembre il Dlgs 14 settembre 2015, n. 147, recante "Disposizioni recanti misure per la crescita e l'internazionalizzazione delle imprese". Di particolare interesse l'art. 5, che modifica l'art. 110 del DPR 917/1986.

Commento

(di Daniele Minussi)
La disposizione di legge, modificativa dell'art.110 TUIR, viene a cristallizzare l'orientamento da ultimo delineatosi in giurisprudenza: non può essere assunto sic et simpliciter quale base imponibile ai fini dell'imposta sul reddito (per la tassazione delle plusvalenze) il valore determinato ai fini dell'imposta di registro in sede di accertamento (o giudizialmente o in esito ad eventuale adesione del contribuente). L'esito della fase d'accertamento di maggior valore costituisce un semplice elemento di natura indiziaria da coniugare insieme ad altri per eventualmente supportare un parallelo accertamento di una plusvalenza tassabile. Sul tema si veda la recente CTR Roma, Sez. IX, sent. n. 517 del 30 gennaio 2015.

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