Domanda di risarcimento del danno conseguente a mancata prestazione del consenso a contrattare proposta dal promissario acquirente congiuntamente all’azione ex art. 2932 cc. ed aventi causa dal promittente alienante inadempiente (Cass. Civ., Sez. II, sent. n. 8029 del 4 aprile 2014)

Qualora il promittente acquirente proponga nei confronti del promittente venditore l'azione ex art. 2932 c.c. e, nel contempo, ne chieda la condanna al risarcimento dei danni da inadempimento, il giudicato sulla domanda risarcitoria non si estende ai danni verificatisi in epoca successiva a causa del protrarsi della sottrazione del possesso, né spiega alcun effetto, diretto o riflesso, nei confronti dei successivi acquirenti del bene, rimasti estranei al procedimento.

Commento

(di Daniele Minussi)
Che il giudicato relativo alla domanda di risarcimento del danno conseguente all’inadempimento contrattuale dell’obbligazione di contrattare non sortisca efficacia alcuna nei confronti degli aventi causa dal proprietario del bene, rimasti estranei al giudizio, è invero conclusione scontata: non si trattava, nella specie, di un problema relativo al subingresso nella titolarità del diritto controverso, bensì delle semplici conseguenze risarcitorie dell’inadempimento del promittente alienante (come tali collegate inscindibilmente alla condotta tenuta da quest’ultimo e del tutto in conferenti rispetto ai successivi cessionari del bene).

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