Azione revocatoria ordinaria. Tempo in cui effettuare la valutazione dell'events damni. (Cass. Civ., Sez. VI-III, sent. n. 8345 del 4 aprile 2018)

In tema di revocatoria ordinaria, il momento storico in cui deve essere verificata la sussistenza dell’eventus damni, inteso come pregiudizio alle ragioni del creditore, tale da determinare l’insufficienza dei beni del debitore a offrire la necessaria garanzia patrimoniale, è quello in cui viene compiuto l’atto di disposizione dedotto in giudizio e può apprezzarsi se il patrimonio residuo del debitore. Restando invece assolutamente irrilevanti, al fine anzidetto, le successive vicende patrimoniali del debitore, non collegate direttamente all’atto di disposizione.

Commento

(di Daniele Minussi)
Nel momento del compimento dell'atto di disposizione posto in essere dal debitore può lo stesso reputarsi pregiudizievole agli interessi del creditore, tenuto conto della consistenza (residua) del patrimonio del debitore stesso? E' questo l'interrogativo fondamentale la cui risposta è funzionale all'apprezzamento del c.d. "events damni". Soltanto ove il responso fosse negativo, apprezzandosi cioè che tale atto possa aver pregiudicato le ragioni del creditore, potrà dirsi sussistente tale elemento.

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