Cass. civile, sez. V del 2018 numero 31445 (05/11/2018)




Nel trust autodichiarato, cioè quello in cui disponente e trustee coincidono, bisogna valutare caso per caso se l'imposta di registro va corrisposta in misura proporzionale oppure fissa. Va infatti valutato se esso sia o meno riconducibile alla donazione indiretta, considerando che la segregazione, quale effetto naturale del vincolo di destinazione, non comporta però alcun reale arricchimento che si realizzerà solo a favore dei beneficiari, successivamente tenuti a pagare le imposte in misura proporzionale.
Alla luce dei principi costituzionali legati alla capacità contributiva ex art. 53 Cost., l'imposta proporzionale è, pertanto, legittima qualora il trasferimento a favore dell'attuatore faccia emergere la potenziale capacità economica del destinatario (immediato) del trasferimento. Coerentemente con la natura e l'oggetto del tributo, sono rilevanti i vincoli di destinazione in grado di determinare effetti traslativi collegati al trasferimento di beni e diritti, che realizzano un incremento stabile, misurabile in moneta, di un dato patrimonio con correlato decremento di un altro.

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