Diseredare il figlio con debiti? Non serve: i creditori possono avvalersi dell'azione surrogatoria, agendo in riduzione. (Cass. Civ., Sez. II, sent. n. 16623 del 20 giugno 2019)

È ammissibile l'esercizio da parte dei creditori, in via diretta, dell'azione surrogatoria di cui all'art. 2900 cod.civ., proponendo domanda di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima spettante ai legittimari totalmente pretermessi che siano rimasti del tutto inerti, realizzandosi un'interferenza di natura eccezionale, tuttavia legittima, nella sfera giuridica del debitore. L'azione surrogatoria non è altro che lo strumento che la legge appresta al creditore per evitare gli effetti che possano derivare alle sue ragioni dall'inerzia del debitore che ometta di esercitare le opportune azioni intese ad incrementare il suo patrimonio, riducendo così la garanzia che esso rappresenta in favore dei creditori.

Commento

(di Daniele Minussi)
nel caso di specie è stato accolto il ricorso del creditore inteso a far valere, al posto del proprio debitore, la di lui posizione di legittimario pretermesso. Tema rilevante è aver messo a fuoco che, nell'ipotesi in cui il de cuius avesse sostanzialmente diseredato, sia in forza donazioni effettuate in vita, sia in conseguenza della redazione di disposizioni testamentarie, il legittimario gravato da una posizione debitoria, il quale successivamente fosse rimasto inerte, non esercitando l'azione di riduzione che pure gli competerebbe avverso le disposizioni lesive della propria porzione legittima, i creditori di costui possono agire con azione in parola. La natura personale e gli apprezzamenti che il promovimento della stessa implicano non escludono che il rimedio della surrogatoria sia esperibile, in tal modo evitando che il ceto creditorio sia assoggettato a condotte fraudolente, magari frutto dell'intesa tra ereditando e i discendenti dello stesso. Rimane da domandarsi se l'azione possa essere proposta legittimamente non già nel caso di pretermissione totale, bensì di mera lesione.

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