Minaccia di far valere un diritto



L'art. 1438 cod.civ. prevede che la minaccia di far valere un diritto possa essere causa di annullamento del contratto soltanto quando è diretta a conseguire vantaggi ingiusti. Come appare evidente, nella misura in cui è dato di sindacare il fine per il quale viene esercitato un potere, in quella stessa misura è possibile che si faccia riferimento al tema dell'abuso del diritto soggettivo. In realtà, per quanto attiene alla fattispecie in esame, occorre radicalmente contestare che la prospettazione dell'esercizio del diritto quale mezzo di coartazione dell'altrui volontà corrisponda ad una condotta legittima.

La tematica è quella dei vizi della volontà che inducono annullabilità. In questo caso si può parlare di abuso in senso descrittivo, non tecnico, in quanto la condotta prevista dalla norma non integra una modalità di esercizio del proprio diritto, bensì gli estremi di un vero e proprio illecito. Non si tratta di sindacare i fini del comportamento di chi esercita facoltà inerenti il proprio diritto, bensì di censurare una modalità operativa nota1 che può essere esemplificativamente ricostruita nel modo che segue:

  1. è mio diritto far valere il credito che vanto nei confronti del debitore; in questo senso ho anche la possibilità di agire esecutivamente qualora il soggetto non risulti adempiente;
  2. corrisponde altresì ad una condotta lecita la domanda che posso porre ad un soggetto circa la sua intenzione o il proposito di vendere un determinato bene;
  3. quello che non è lecito fare è prospettare ad un soggetto l'assunzione di una determinata condotta, di per sè legittima anche se pregiudizievole (il promuovimento dell'azione esecutiva in esito al mancato adempimento), quale conseguenza del mancato accoglimento della proposta formulata (se non mi vendi il bene procederò esecutivamente sui tuoi beni). E' evidente che l'intrapresa di iniziative volte a tutelare il credito non ha nulla a che fare con l'eventuale trattativa concernente la compravendita di un bene. In definitiva deve essere tutelata la libera formazione del consenso del debitore.

L'ingiustizia del vantaggio perseguito è tale quando non si pone in linea con il diritto, non risulta continente rispetto al medesimo, è esorbitante rispetto al diritto del minacciante, pure esistente nota2. Si può prospettare al proprio debitore l'intrapresa di azioni esecutive al fine di indurlo a pagare ed anche a perfezionare la conclusione di un accordo con il quale si precisano i termini di pagamento o si rateizza la corresponsione delle somme dovute; non si può minacciare tale esito al fine di esercitare pressioni psicologiche per indurlo a stipulare un accordo di carattere diverso nota3.

In concreto il discrimine può non essere particolarmente evidente. Si pensi alla stipulazione di una datio in solutum nella quale venga dedotto quale modalità di pagamento proprio il bene che il creditore desiderava acquistare dal debitore (Cass. Civ. Sez. II, 8290/93 ).

Note

nota1

Cfr. Gazzoni, Manuale di diritto privato, Napoli, 1996, p.908.
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nota2

Messineo, Il contratto in genere, in Trattato dir. civ. e comm., diretto da Cicu e Messineo, Milano, 1972, pp.370 e 371, sottolinea come in questo modo si ecceda il risultato che la legge mira ad assicurare con l'esercizio del diritto e con la sanzione. Tale eccesso determina uno squilibrio fra le prestazioni che è perciò da considerare illegittimo. Si veda anche Del Prato, La minaccia di far valere un diritto, Padova, 1990. In giurisprudenza Cass. Civ. Sez. II, 2325/94 .
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nota3

Si confrontino, tra gli altri, De Marco, Minaccia di far valere un diritto e annullabilità del contratto, in Riv. dir. civ., II, 1984, p.514 e ss.; Corsaro, La minaccia di far valere un diritto (Riflessioni sull'art. 1438 e sul suo valore innovativo), in Riv. dir. civ., I, 1971, p.459 e ss.; Poggi, Ancora sulla minaccia di esercitare un diritto e vantaggio ingiusto, in Riv. dir. civ., II, 1976, p.578 e ss..
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Bibliografia

  • CORSARO, La minaccia di far valere un diritto (Riflessioni sull'art.1438 e sul suo valore innovativo, Riv.dir.civ., I, 1971
  • DE MARCO, Minaccia di far velere un diritto e annullabilità del contratto, Riv.dir.civ., II, 1984
  • DEL PRATO, La minaccia di far valere un diritto, Padova, 1990
  • GAZZONI, Manuale di diritto privato, Napoli, 2006
  • MESSINEO, Il contratto in genere, Milano, Tratt.dir.civ.e comm.Cicu Messineo, XXI, 1972
  • POGGI, Ancora sulla minaccia di esercitare un diritto e vantaggio ingiusto, Riv.dir.civ., II, 1976


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