Trust autodichiarato. Imposta fissa o proporzionale? Dipende.... (Cass. Civ., Sez. V, sent. n. 31445 del 5 novembre 2018)

Nel trust autodichiarato, cioè quello in cui disponente e trustee coincidono, bisogna valutare caso per caso se l'imposta di registro va corrisposta in misura proporzionale oppure fissa. Va infatti valutato se esso sia o meno riconducibile alla donazione indiretta, considerando che la segregazione, quale effetto naturale del vincolo di destinazione, non comporta però alcun reale arricchimento che si realizzerà solo a favore dei beneficiari, successivamente tenuti a pagare le imposte in misura proporzionale.
Alla luce dei principi costituzionali legati alla capacità contributiva ex art. 53 Cost., l'imposta proporzionale è, pertanto, legittima qualora il trasferimento a favore dell'attuatore faccia emergere la potenziale capacità economica del destinatario (immediato) del trasferimento. Coerentemente con la natura e l'oggetto del tributo, sono rilevanti i vincoli di destinazione in grado di determinare effetti traslativi collegati al trasferimento di beni e diritti, che realizzano un incremento stabile, misurabile in moneta, di un dato patrimonio con correlato decremento di un altro.

Commento

(di Daniele Minussi)
Premesso che il trust autodichiarato è quel trust nel quale disponente e trustee coincidono, secondo la S.C., che ha respinto l'impostazione dell'AE, non si può aprioristicamente e astrattamente stabilire il regime impositivo dell'atto di costituzione del trust. Viene sconfessata, in particolare, la tesi dell'AE in base alla quale, in ogni caso, l'imposta sulla costituzione del vincolo è una imposta "nuova", il cui presupposto è semplicemente correlato alla predisposizione di un programma di fiunzionalizzazione del diritto al perseguimento degli obiettivi devoluti. L'unica imposta espressamente istituita, invero corrisponde alla reintrodotta, ai sensi dell'art.1 del d.lgs 346/1999, imposta sulle donazioni successioni, alla quale, per espressa ulteriore disposizione (tale l'art.2 commi 47 e ss. d.l. 262/2006), devono essere assoggettati i vincoli di destinazione.

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