La modalità di utilizzo del bene ne determina la qualità del possesso al fine dell'usucapione. Ogni relativa variazione fa scattare la decorrenza di un nuovo termine. (Cass. Civ., Sez. II, sent. n. 13818 del 22 maggio 2019)
La servitù viene acquistata per usucapione in esatta corrispondenza con l'utilizzazione delle opere visibili e permanenti destinate all'esercizio della stessa, protrattasi continuativamente per il tempo stabilito dalla legge. Poiché il contenuto del diritto è determinato dalle specifiche modalità con cui di fatto se ne è concretizzato il possesso, ne segue che ogni apprezzabile variazione delle modalità possessorie interrompe il corso dell'usucapione e dà luogo a una nuova decorrenza del relativo termine.