La servitù di
presa d'acqua consiste nel diritto a poter attingere, prelevare o derivare l'acqua che scorre sul fondo altrui, contenuta in canali o condutture o in alvei
nota1.
Gli aspetti di maggior importanza di questa specie di servitù, (cfr. artt.
1080 ,
1081 ,
1082 ,
1083 ,
1084 ,
1085 ,
1086 ,
1087 ,
1088 ,
1089 ,
1090 ,
1091 ,
1092 e
1093 cod. civ.) sono quelli attinenti al "tempo della derivazione". Sotto questo profilo la servitù si può distinguere in
continua (se si può esercitare in ogni momento) o
periodica (stagionale, mensile, giornaliera, ecc.).
Quantitativamente la portata dell'acqua viene misurata in "moduli" ciascuno della consistenza di cento litri ogni minuto secondo.
L'
art.1091 cod.civ. prevede una serie di
prestazioni accessorie imposte al titolare del fondo servente, quali la costruzione delle opere ordinarie e straordinarie per la derivazione e la condotta dell'acqua
nota2 .
Ai fini dell'usucapione di questa servitù non occorre che siano state poste concretamente in essere condotte del proprietario del fondo servente quali l'esecuzione delle opere necessarie all'esercizio del diritto (Cass. Civ. Sez. II,
8313/90 ).
Note
nota1
In generale, sul tema, si confrontino Burdese, Presa o derivazione d'acqua (servitù di), in N.mo Dig. it., pp.636 e ss.; Greco, Appunti in tema di servitù di acquedotto, di presa d'acqua e di attingere acqua, in Giust. civ., 1964, pp.102 e ss.; Teodori Giordani e Vitucci, Presa o derivazione d'acqua, in Enc. dir., pp.13 e ss.; Pavarin- Ghedini, Delle azioni a difesa della servitù. Di alcune servitù in materia di acque, in Comm. cod. civ., a cura di Cian-Trabucchi, Padova, 1984.
top1nota2
Si tratta di una
vera e propria prestazione accessoria, ovvero un'obbligazione propter rem, in deroga al principio generale che servitutis in faciendo consistere nequit, stabilita espressamente dalla legge come richiesto dall'art.
1030 cod.civ.. Si vedano, tra gli altri, Albano, Delle servitù prediali, in Comm. cod. civ., III, Torino, 1968, p.678; Messineo, Le servitù, Milano, 1949, p.260; Bianca, Diritto civile, vol. VI, Milano, 1999, p.670.
top2Bibliografia
- ALBANO, Delle servitù prediali, Comm.cod.civ., III, 1968
- BIANCA, Diritto civile, Milano, III, 1985
- BURDESE, Presa d'acqua (servitù di), Torino, N.sso Dig. it., XIII, 1968
- GRECO, Appunti in tema di servitù di acquedotto, di presa d'acqua e di attingere acqua, Giust.civ., 1964
- MESSINEO, Le servitù, Milano, 1949
- PAVARIN GHEDINI, Delle azioni a difesa della servitù. Di alcune servitù in materia di acque, Padova, Comm.cod.civ., 1984
- TEODORI GIORDANI VITUCCI, Presa o derivazione d'acqua , Enc. dir., XXXV, 1986