Ai sensi dell'art.
475 cod.civ.
l'accettazione dell'eredità è qualificabile come espressa quando colui che vi è chiamato ha dichiarato di accettarla "in un atto pubblico o in una scrittura privata". Si tratta di una dichiarazione di volontà intesa a produrre direttamente l'effetto cui mira il dichiarante (vale a dire l'acquisto dell'eredità) e che, per questo motivo, può essere qualificata come
atto negoziale unilaterale nota1. Essa, perfezionandosi indipendentemente da ogni forma di comunicazione, possiede pertanto natura
non recettizia, non essendo destinata ad alcun soggetto particolare
nota2 .
Notevoli sono le caratteristiche dell'accettazione espressa d'eredità. Essa è infatti un negozio sottoposto a
forma vincolata ad substantiam actus nonchè un actus legitimus,
non tollerando l'apposizione di termini o condizioni nota3. L'accettazione si qualifica inoltre come
negozio irrevocabile nè suscettibile di riguardare soltanto in parte la delazione ereditaria. In questo senso
una accettazione parziale verrebbe reputata nulla nota4. nota1
Note
nota1
Si tratterebbe di una fattispecie riconducibile alla categoria dei negozi complementari o per adesione che postulano l'esistenza di una situazione giuridica che viene, per così dire, messa a disposizione di un soggetto il quale deve porre in essere un atto di accettazione per appropriarsene. L'accettazione di eredità presuppone infatti la delazione ereditaria, rispetto alla quale essa viene a perfezionare l'acquisto della qualità di erede: così Capozzi, Successioni e donazioni , Milano, 2002, p.160.
top1nota2
Ai fini della sua efficacia è quindi sufficiente che l'accettazione sia resa conoscibile nell'ambito sociale in cui essa è destinata a produrre i suoi effetti: Schlesinger, voce Successioni. Parte generale, in N.mo Dig.it., p.760.
top2nota3
Cfr.Prestipino, Delle successioni in generale (Artt.456-535), in Comm. teorico-pratico al cod.civ., diretto da De Martino, Novara-Roma, 1981, p.203
top3nota4
Saporito, L'accettazione di eredità, in Successioni e donazioni a cura di Rescigno, vol.I, Padova, 1994, p.205.
top4Bibliografia
- CAPOZZI, Successioni e donazioni, Milano, 1983
- PRESTIPINO, Delle successioni in generale, Novara-Roma, Comm.cod.civ., dir. da De Martino, 1981
- SAPORITO, L'accettazione dell'eredità, Padova, Successioni e donazioni, a cura di Rescigno, I, 1994
- SCHLESINGER, Successioni, NDI, XVIII, 1971
Prassi collegate