Cass. Civile, sez. III del 2025 numero 12627 (12/05/2025)



La domanda di condanna di un professionista (nella specie, di un notaio) per responsabilità contrattuale – cioè, per aver violato gli obblighi professionali – può essere accolta, secondo le regole generali che governano la materia risarcitoria, se e nei limiti in cui un danno si sia effettivamente verificato, occorrendo a tale scopo valutare se il cliente avrebbe potuto conseguire, con ragionevole certezza, una situazione economicamente più vantaggiosa qualora il professionista avesse diligentemente adempiuto la propria prestazione. (Nella specie, la S.C., escludendo la responsabilità del notaio in relazione alla garanzia per evizione, ha cassato con rinvio la sentenza gravata che aveva condannato gli eredi del professionista rogante al pagamento, a favore dei compratori evitti, sia della somma pari a quella da questi pagata, prima del rogito, a titolo di prezzo della compravendita immobiliare, sia di quella corrisposta al terzo per l’illegittima occupazione dell’immobile).

Documenti collegati

Percorsi argomentali

Aggiungi un commento


Se vuoi aggiornamenti su "Cass. Civile, sez. III del 2025 numero 12627 (12/05/2025)"

Iscriviti alla Newsletter di WikiJus!

Iscriviti