Revoca espressa di testamento pubblico riproducente le medesime disposizioni di precedente testamento olografo: quali conseguenze sulle disposizioni portate da quest'ultimo? (Cass. Civ., Sez. II, sent. n. 17267 del 10 ottobre 2012)

Ove ad un testamento olografo faccia seguito un testamento pubblico recante la medesima attribuzione patrimoniale in favore dello stesso erede, la successiva revoca, per atto notarile, del testamento pubblico, senza alcuna menzione del precedente olografo, estende i propri effetti al testamento olografo precedente ove quello pubblico sia meramente riproduttivo, sicché ai fini della revoca espressa del testamento occorre guardare non tanto alla scheda testamentaria in sé, quanto piuttosto alle attribuzioni patrimoniali che essa reca.

Commento

(di Daniele Minussi)
Il tema è invero inusuale. In definitiva si tratta (come del resto quasi sempre accade in materia testamentaria) di interpretare le volontà reali del de cuius. Soltanto ove fosse stabilito che costui avesse inteso, per il tramite del testamento pubblico, semplicemente reiterare le volontà già espresse con il precedente olografo, anche quest'ultimo dovrebbe intendersi revocato. Quando invece si stabilisse una mera coincidenza (ad esempio tra la disposizione principale portata sia dal testamento pubblico, sia da quello olografo) residuando un contenuto differenziale tra i due contesti, ben diverso sarebbe l'esito ermeneutico. In definitiva: la revoca si estende anche al precedente testamento quando sia provata la natura meramente riproduttiva del susseguente testamento, indi oggetto di revoca espressa.

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