Pregiudizio insito nell'occupazione senza titolo di bene immobile. (Cass. Civ., Sez. II, sent. n. 13404 del 12 giugno 2014)
In caso di occupazione senza titolo di un cespite immobiliare altrui, anche se del tutto marginale e limitata a parti dell’immobile non attualmente utilizzate, il danno subito dal proprietario è in re ipsa, discendendo dalla perdita della disponibilità del bene e dall’impossibilità di conseguire l’utilità anche solo potenzialmente ricavabile dal bene stesso. La spontanea rimozione in corso di causa dei manufatti realizzati sul suolo consortile, può valere a eliminare qualsiasi potenzialità dannosa solo per il futuro, ma non anche per il periodo temporale in cui si è protratta l’illegittima occupazione di tale area.