Compravendita soggetta ad imposta di registro e non ad IVA. Il disconoscimento da parte del fisco dei caratteri di "soggetto IVA" del cedente (e della conseguente agevolazione invocata in atto) conduce all'applicazione di una imposta complementare. Da escludere pertanto la responsabilità del notaio. (Cass. Civ., Sez. V, sent. n. 12257 del 17 maggio 2017)
Deve ritenersi che in caso di compravendita immobiliare in caso di disconoscimento dell’agevolazione fruita dalle parti contraenti la maggiore imposta di registro, ipotecaria e catastale possa essere richiesta unicamente a queste ultime dall’amministrazione finanziaria, in quanto il notaio non è soggetto passivo dell’imposizione, laddove solidalmente obbligato al pagamento dell’imposta principale di registro soltanto in funzione dell’interesse generale alla riscossione e non partecipe dei presupposti sostanziali dell’imposizione, dovendosi escludere la responsabilità del professionista invocata in relazione a un’imposta non avente natura principale ma complementare.