Rappresentanza giudiziale



La rappresentanza giudiziale scaturisce da un provvedimento del giudice giustificato da una situazione d'impossibilità materiale di agire variamente connotata. Si pensi all'ipotesi dell' assenza.

Ai sensi dell'art. 48 cod.civ., qualora non vi sia un "rappresentante legale" dell'assente o un "procuratore" (rappresentante volontario), il tribunale nomina un curatore avente funzione rappresentativa. Costui provvederà al compimento degli atti che si palesassero necessari o che comunque il procuratore non fosse in grado di compiere (perché, ad esempio, non gli sono consentiti dai limiti della procura).

La stessa funzione che abbiamo illustrato viene svolta in tutti i casi nei quali singole norme prescrivono la possibilità di farsi luogo alla nomina di curatori speciali nota1.

Si pensi agli artt. 320 , ult. comma, 321 , ult. comma, 356 , 360 cod.civ.). I poteri rappresentativi non sono altro se non la manifestazione di un compito più vasto.

Giova rilevare che le menzionate figure di curatori svolgono un'attività rappresentativa vera e propria (vale a dire una funzione sostitutiva di un soggetto al quale si imputano gli effetti degli atti compiuti). Si tratta cioè di curatori-rappresentanti, che si qualificano ben distintamente rispetto ai curatori-assistenti, la cui volontà viene ad integrare quella di soggetti relativamente incapaci (inabilitati, minori emancipati). In quest'ultima ipotesi non v'è sostituzione, ma integrazione di volontà, funzionale al perfezionamento di un atto complesso.

Note

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Cfr. Barbero, Il sistema del diritto privato, Torino, 1993, p.238. Parte della dottrina (Bigliazzi-Geri, Rappresentanza in generale, in Il contratto in generale, t.6, Torino, 2000, p.15) ritiene che anche queste forme di rappresentanza, in quanto trovano la propria fonte nella legge, debbano essere ricomprese nella categoria della rappresentanza legale. V'è invero una peculiarità: che  la legittimazione rappresentativa in capo al rappresentante non consegue ex lege (come nel caso dei minori), richiedendo un intervento giudiziale.
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Bibliografia

  • BIGLIAZZI GERI, Rappresentanza in generale. Il contratto in generale, Torino, Tratt. dir. priv., XIII, 2000

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