Fonte del potere rappresentativo



La rappresentanza può trarre origine o dalla volontà del soggetto rappresentato (rappresentanza volontaria) ovvero dalla legge (rappresentanza legale ) apri nota1.

Si può configurare anche un potere rappresentativo la cui fonte sia giudiziale nonchè, da ultimo, determinato da situazioni di fatto in cui la condotta del rappresentante, il quale si sia spontaneamente attivato in presenza di requisiti determinati dalla legge, esplichi la propria efficacia nei confronti del rappresentato: gestione di affari altrui (artt. 2028 apri e 2031 cod.civ.) nota2.

Occorre inoltre far presente che talvolta la giurisprudenza, al fine di tutelare l'affidamento incolpevole del terzo che si sia fidato dell'esistenza di poteri rappresentativi in base a specifiche situazioni di apparenza, reputa efficace, pur in difetto di poteri rappresentativi, l'attività per il soggetto asseritamente rappresentato che abbia determinato tale ingannevole situazione con la propria condotta (c.d. apparenza colposa).

Il contratto per conto di chi spetta (artt. 1513 , 1690 , 1891 cod.civ.) configura infine un'ipotesi di rappresentanza relativamente al soggetto che sará identificato in relazione alla titolaritá di una determinata posizione giuridica.

Quelli di cui si è fatto rapidissimo cenno sono fenomeni comunque tutti riconducibili alla rappresentanza diretta, alla quale corrisponde una immediata imputazione dell'atto in capo al soggetto sostituito. In modo sostanzialmente differente si configura la rappresentanza indiretta. Con questa espressione si designa l'agire di un soggetto soltanto per conto, ma non nel nome di un altro soggetto. Il tema è strettamente connesso alla figura del contratto di mandato (art.1706 cod.civ. ), che assumeremo in considerazione specifica nota3.

Note

nota1

Bianca, Diritto civile, vol.III, Milano, 2000, p.74.
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nota2

Cfr.Barbero, Il sistema del diritto privato, Torino, 1993, p.236.
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nota3

Così Pugliatti, Studi sulla rappresentanza, Milano, 1965, p.395.
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Bibliografia

  • PUGLIATTI, Studi sulla rappresentanza, Milano, 1965

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