Reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. La fattispecie può essere integrata da un atto di scissione societaria. (Cass. Pen., Sez. III, sent. n. 232 del 9 gennaio 2018)

In tema di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, anche una singola operazione di scissione societaria può essere idonea a costituire quell’atto negoziale fraudolento e/o simulato idoneo a integrare il reato.

Commento

(di Daniele Minussi)
Nel caso sottoposto all'esame dei giudici, l'operazione di scissione mediante assegnazione di cespiti ad una neocostituita società è stata ritenuta in concreto elusiva e priva di una giustificazione concreta che ne spiegasse la razionalità sotto il profilo della gestione d'impresa. Va peraltro fatto avviso come le rappresentazioni contabili facenti capo al patrimonio della scissa siano state parallelamente ritenute artefatte, volte a rappresentare una consistenza patrimoniale in effetti insussistente.

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