La sostituzione ordinaria



Ai sensi dell'art. 688 cod.civ. il testatore ha la possibilità di prevedere la sostituzione dell'erede istituito con un altro soggetto nell'eventualità in cui il primo non possa o non voglia accettare l'eredità. Il fenomeno, esteso interpretativamente anche al legato, appellato sostituzione ordinaria, è funzionale alla tutela della volontà dell'ereditando nota1 . E' infatti chiaro che l'istituto pone un criterio sussidiario di attribuzione dei beni ereditari che tende quantomeno a posporre l'ipotesi di applicazione delle regole proprie della successione ab intestato. Da questo punto di vista occorre chiarire che la sostituzione ben potrebbe atteggiarsi come parziale nota2. Si pensi al caso in cui il testatore abbia disposto che al sostituito venga lasciata una quota minore dei beni dell'asse o soltanto alcuni dei cespiti lasciati all'istituito. Verificandosi i presupposti della sostituzione parziale si aprirà, altrettanto parzialmente, la successione legittima.

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Note

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La sostituzione ordinaria (o volgare) si trova in quasi tutti gli antichi e moderni ordinamenti giuridici e si ha, come si è accennato, quando il testatore sostituisce all'erede o al legatario istituito una o più persone per il caso che il primo non voglia o non possa accettare l'eredità o il legato.Questo tipo di sostituzione ha il suo evidente fondamento nella tutela della volontà del testatore al quale è consentito, in tal modo, di evitare l'applicazione delle norme sulla successione legittima anche nell'ipotesi in cui il chiamato non acquisti l'eredità per ragioni dipendenti o non dal suo volere (Caramazza, Delle successioni testamentarie (Artt.587-712), in Comm. teorico-pratico al cod.civ., diretto da De Martino, Novara-Roma, 1982, p.517).
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nota2

Cfr. Capozzi, Successioni e donazioni, Milano, 2002, p.569, che cita l'esempio di chi abbia così disposto: " istituisco erede Tizio in tutto il mio patrimonio e, qualora egli non possa o non voglia accettare, metà dei miei beni andranno a Caio".
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Bibliografia

  • CARAMAZZA, Delle successioni testamentarie, Novara-Roma, Comm. teor.-prat. cod.civ. dir. De Martino, 1982

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