La natura della responsabilità derivante da rovina di edificio



La responsabilità del proprietario di un edificio o di altra costruzione per i danni derivati dalla loro rovina totale o parziale, già prevista nell'art. 1155 cod. civ. del 1865 e ora disciplinata dall'art. 2053 cod. civ. vigente nota1, integra un' ipotesi particolare di danno da cose in custodia ex art. 2051 cod. civ. e grava sul proprietario dell'edificio stesso. Ne deriva che, per il principio di specialità, il configurarsi della stessa impedisce l'applicazione dell'art. 2051 cod. civ. e, quindi, il concretarsi della responsabilità del custode (Cass. Civ. Sez. III, 8876/98 , Cass. Civ. Sez. III, 2692/87 ).

Tuttavia la responsabilità del custode può aggiungersi a quella del proprietario nell'ipotesi in cui vi sia un concorso fattivo del custode medesimo nella determinazione della rovina dell'edificio. E' in ogni caso fatto salvo il diritto di regresso ex art, 2055 cod. civ. spettante al proprietario, per la violazione del dovere di vigilanza, disposto dal citato art. 2051 cod. civ. .

Quanto alla natura della responsabilità, secondo la giurisprudenza non si tratterebbe di rispondere oggettivamente, bensì dell'affermazione di una presunzione legale di reponsabilità a carico del proprietario, responsabilità della quale il proprietario dell'edificio può andare esente solo fornendo la prova che la rovina non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione.

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Note

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Bosetti, La caduta di neve dai tetti degli edifici e i danni conseguenti: art. 2051 c.c. o art. 2043 c.c.? (nota a sent. Tribunale di Milano, 31 gennaio 1987 ), in Resp.civ. e prev., 1987, p. 857; Brescia, Considerazioni in merito alla prova liberatoria nell'art. 2053 c.c., in Resp.civ. e prev., 1989, p. 789; Candian Tavaglini, In tema di danni derivanti dalla demolizione di edificio a cui sia illegittimamente appoggiata una costruzione (nota a sent. Cass. Civ. Sez. III, 4845/86 ), in Resp. civ. e prev., 1987, p. 76; Chiavegatti, Responsabilità per danni causati dalla caduta di neve o ghiaccio dai tetti (nota a sent. Pretura di Milano, 02 novembre 1988 ), in Resp.civ. e prev., 1989, p. 148; Cimino, Danni da infiltrazioni a seguito di opere eseguite nell'immobile: criteri di imputazione della responsabilità in capo proprietario - locatore e al conduttore (nota a sent. Cass. Civ. Sez. III, 9193/95 ), in Resp. civ. e prev., 1996, vol. II, p. 668; Della Croce, L'azione per la rovina di edificio ex art. 2053 c.c.: autostrada per tutti o labirinto?, in Giust.civ., 1991, vol. II, p. 136
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Bibliografia

  • BOSETTI, La caduta di neve dai tetti degli edifici e i danni conseguenti: art.2051 o art. 2043 c.c.?, Resp. civ. e prev., 1987
  • BRESCIA, Considerazioni in merito alla prova liberatoria nell'art. 2053 c.c., resp. civ. e prev. , 1989
  • CANDIAN TAVAGLINI, In tema di danni derivanti dalla demolizione di edificio a cui sia illegittimamente ..., resp. civ. e prev., 1987
  • CHIAVEGATTI, Responsabilità per danni causati dalla caduta di neve o ghiaccio dai tetti, resp. civ. e prev., 1989
  • CIMINO, Danni da infiltrazioni a seguito di opere eseguite nell'immobile: ..., Resp. civ. e prev., vol. II, 1996
  • DELLA CROCE, L'azione per la rovina di edificio ex art. 2053 c.c. : autostrada per tutti o labirinto?, Giust. civ., vol. II, 1991

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