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DISPOSIZIONI PROCEDURALI 1. Per il mancato pagamento dei contributi o altre somme dovute ai fini dell'iscrizione negli elenchi di cui agli articoli 128-quater, comma 2, e 128-sexies, comma 2, per l'inosservanza degli obblighi di aggiornamento professionale, la violazione di norme legislative o amministrative che regolano l'attività di agenzia in attività finanziaria o di mediazione creditizia, la mancata comunicazione o trasmissione di informazioni o documenti richiesti, l'Organismo applica nei confronti degli iscritti: a) il richiamo scritto; a-bis) la sanzione pecuniaria da euro cinquecento a euro cinquemila nei confronti degli iscritti persone fisiche e la sanzione pecuniaria da euro mille fino al 10 per cento del fatturato nei confronti degli iscritti persone giuridiche. Se il vantaggio ottenuto dall'autore della violazione come conseguenza della violazione stessa è superiore ai massimali indicati alla presente lettera, le sanzioni pecuniarie sono elevate fino al doppio dell'ammontare del vantaggio ottenuto, purché tale ammontare sia determinabile. Chi con un'azione od omissione viola diverse disposizioni o commette più violazioni della stessa disposizione, soggiace alla sanzione prevista per la violazione più grave, aumentata sino al triplo. I proventi derivanti dalle sanzioni previste dalla presente lettera affluiscono al bilancio dello Stato; (Lettera inserita dall’ art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall’ art. 8, comma 17, lett. a), D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 90) b) la sospensione dall'esercizio dell'attività per un periodo non inferiore a dieci giorni e non superiore a un anno; (Lettera così modificata dall’ art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall’ art. 8, comma 17, lett. b), D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 90) c) la cancellazione dagli elenchi previsti dagli articoli 128-quater, comma 2 e 128-sexies, comma 2. 1-bis. L'organismo, quando applica al punto di contatto centrale di cui all'articolo 1, comma 2, lettera ii) del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, e successive modificazioni, la sanzione per le violazioni gravi, ripetute o sistematiche ovvero plurime degli obblighi di cui all'articolo 45 del medesimo decreto ovvero per la violazione dell'obbligo di cui all'articolo 128-quater, comma 7-bis ne dà comunicazione alla Banca d'Italia per l'adozione dei provvedimenti di competenza, ivi compresi quelli adottati ai sensi dell'articolo 48, paragrafo 4 della direttiva (UE) 2015/849. (Comma inserito dall'art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall'art. 6, comma 1, lett. g), D.Lgs. 19 settembre 2012, n. 169. Successivamente, il presente comma è stato così sostituito dall’ art. 8, comma 6, D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 90) 1-ter. Nella determinazione delle sanzioni di cui al comma 1, l'Organismo considera ogni circostanza rilevante e, in particolare, le seguenti, ove pertinenti: a) la gravità e la durata della violazione; b) il grado di responsabilità; c) la capacità finanziaria del responsabile della violazione; d) l'entità del vantaggio ottenuto o delle perdite evitate attraverso la violazione, nella misura in cui sia determinabile; e) i pregiudizi cagionati a terzi attraverso la violazione; f) il livello di cooperazione del responsabile della violazione con l'Organismo; g) le precedenti violazioni delle disposizioni che regolano l'attività di agenzia in attività finanziaria, di mediazione creditizia e di consulenza del credito. h) le potenziali conseguenze sistemiche della violazione; i) le misure adottate dal responsabile della violazione, successivamente alla violazione stessa, al fine di evitare, in futuro, il suo ripetersi. (Comma inserito dall’ art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall’ art. 8, comma 17, lett. c), D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 90) [2. Per le violazioni previste dal comma 1, contestati gli addebiti agli interessati e valutate le deduzioni presentate entro trenta giorni, è applicata una delle misure di cui al comma 1, tenuto conto della rilevanza delle infrazioni accertate. La delibera di applicazione è pubblicata, per estratto, entro il termine di trenta giorni dalla data di notificazione, a cura e spese del soggetto interessato, su almeno due quotidiani a diffusione nazionale, di cui uno economico.] (Comma abrogato dall'art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall'art. 6, comma 1, lett. g), D.Lgs. 19 settembre 2012, n. 169) 3. È disposta altresì la cancellazione dagli elenchi di cui agli articoli 128-quater, comma 2, e 128-sexies, comma 2, nei seguenti casi: a) perdita di uno dei requisiti richiesti per l'esercizio dell'attività; b) inattività protrattasi per oltre un anno salvo comprovati motivi; c) cessazione dell'attività. (Comma così modificato dall'art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall'art. 6, comma 1, lett. g), D.Lgs. 19 settembre 2012, n. 169) 3-bis. Fatte salve le ipotesi disciplinate ai commi precedenti, la Banca d'Italia nell'esercizio delle proprie attribuzioni di vigilanza, individua le ulteriori ipotesi di revoca dell'abilitazione degli intermediari del credito (oppure di cancellazione dagli elenchi) per violazioni gravi e sistematiche delle disposizioni previste dal Titolo VI, Capo I-bis del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze da adottarsi, sentita la Banca d'Italia, sono individuati i meccanismi di coordinamento per garantire l'efficiente espletamento dei procedimenti di irrogazione delle sanzioni di competenza delle Autorità di vigilanza di settore. (Comma inserito dall’ art. 1, comma 7, D.Lgs. 21 aprile 2016, n. 72) 4. L'agente in attività finanziaria e il mediatore creditizio cancellati ai sensi del comma 1 possono richiedere una nuova iscrizione purché siano decorsi cinque anni dalla pubblicazione della cancellazione. 5. In caso di necessità e urgenza, può essere disposta in via cautelare la sospensione dagli elenchi previsti dagli articoli 128-quater e 128-sexies per un periodo massimo di otto mesi, qualora sussistano precisi elementi che facciano presumere gravi violazioni di norme legislative o amministrative che regolano l'attività di agenzia in attività finanziaria o di mediazione creditizia. (Comma così modificato dall'art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall'art. 6, comma 1, lett. g), D.Lgs. 19 settembre 2012, n. 169) 6. L'Organismo annota negli elenchi i provvedimenti adottati ai sensi del comma 1, lettere b) e c) e del comma 3-bis. (Comma sostituito dall'art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall'art. 6, comma 1, lett. g), D.Lgs. 19 settembre 2012, n. 169. Successivamente il presente comma è stato così modificato dall’ art. 1, comma 8, D.Lgs. 21 aprile 2016, n. 72) (Articolo inserito dall'art. 11, comma 1, D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141, come modificato dall'art. 8, comma 8, D.Lgs. 14 dicembre 2010, n. 218, che ha inserito l'intero Titolo VI-bis)