Cass. civile, sez. Lavoro del 1999 numero 12946 (22/11/1999)


Ove il lavoratore, che lamenti il mancato versamento dei contributi previdenziali, agisca nei confronti del datore di lavoro chiedendone la condanna al pagamento di un importo pari alla riserva matematica necessaria per la costituzione della rendita vitalizia ex art. 13 della legge n. 1338 del 1962, l'azione esercitata è pur sempre quella di risarcimento del danno di cui all'art. 2126 cod. civ. e quindi non occorre l'integrazione del contraddittorio nei confronti dell'Inps, che è invece necessaria ove l'azione esercitata sia quella prevista dal richiamato art. 13, ossia la costituzione presso l'Inps di una rendita vitalizia mediante versamento della corrispondente riserva matematica.

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