Cass. civile, sez. I del 1996 numero 1395 (22/02/1996)


Con riguardo al contratto di appalto, l' indagine circa l' esistenza di vizi e difformità dell' opera, tali da renderla non del tutto idonea alla sua destinazione e, quindi, in una situazione non reversibile senza il totale rifacimento (o sostituzione) - e che legittima il committente a richiedere la risoluzione del contratto - va fatta in base a criteri obiettivi soltanto se le parti abbiano omesso ogni particolare al riguardo, dovendo invece essere compiuta secondo criteri soggettivi quando siano state dedotte in contratto particolari caratteristiche dell' opera, per assicurarne un impiego o un rendimento determinati.

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