Scioglimento della comunione. Partecipazione al giudizio dei creditori e degli eventuali aventi causa. (Cass. Civ., Sez. VI-II, ord. n. 6228 del 2 marzo 2023)

Nel giudizio di scioglimento della comunione, il dovere del giudice di ordinare, in presenza di trascrizioni o iscrizioni contro i singoli compartecipi, la chiamata in giudizio dei creditori e degli aventi causa ai sensi degli artt. 784 c.p.c. e 1113 cod.civ., rispondendo alla sola esigenza di consentire loro di vigilare sul corretto svolgimento del procedimento divisionale in ragione degli effetti riflessi da esso derivanti su garanzie patrimoniali ed effettiva realizzazione del proprio acquisto, non giustifica l'implicita imposizione, a carico dei compartecipi, di documentare, sotto pena di inammissibilità della domanda, la presenza o l'assenza di trascrizioni e iscrizioni sulla quota indivisa dei singoli, configurandosi la chiamata dei creditori iscritti e degli aventi causa dei compartecipi come onere da assolvere affinché la decisione faccia stato nei loro confronti, senza costituire condizione di validità della divisione.

Commento

(di Daniele Minussi)
Qual è la ratio dell'art. 1113 cod.civ. laddove sollecita l'intervento dei creditori dei singoli comunisti nella divisione? Quello di consentire che abbiano ad interloquire, eventualmente opponendosi al pregiudizio che i loro diritti potrebbero risentire nell'ipotesi in cui il condividente debitore fosse apporzionato mediante beni di valore inferiore rispetto a quello al medesimo spettante, ovvero con beni difficilmente sottoponibili ad esecuzione.
Ne segue che la produzione dei certificati relativi alle trascrizioni e iscrizioni sull'immobile da dividere, imposta dall'art. 567 c.p.c. per la vendita del bene pignorato, non costituisce un adempimento previsto a pena di inammissibilità o improcedibilità della domanda. Ciò nemmeno nel caso in cui si debba procedere alla vendita dell'immobile comune. Essa infatti, a differenza di quanto accade nel processo di espropriazione, non avviene ai danni di qualcuno, ma nell'interesse di tutti.

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