Il leasing: diverse tipologie
Lo sviluppo economico ed il moltiplicarsi delle esigenze finanziarie ad esso connesse hanno incoraggiato la prassi negoziale alla creazione di nuove varianti della tipologia del leasing o locazione finanziaria. Alcune distinzioni non tanto hanno a che fare con aspetti strutturali dello schema contrattuale, quanto con l'oggetto o con speciali caratteri delle parti. Così in ordine al primo aspetto si distingue il leasing mobiliare da quello immobiliare. Nell'ambito del primo tra quello quello automobilistico (quantitativamente a più larga diffusione) e quello relativo a macchinario industriale. In relazione al secondo aspetto si pensi invece al c.d. leasing pubblico, che allude semplicemente al fatto che l'utilizzatore è da individuare in una pubblica amministrazione.
La causa di finanziamento talvolta giunge fino al punto da combinare il leasing con la precedente alienazione al concedente del bene che ne andrà a costituire l'oggetto da parte dell'utilizzatore, già proprietario di esso. E' questa la struttura del c.d. sale and lease back e della sua variante costituita dal c.d. leasing addossè, avente ad oggetto beni da concedere ad utilizzatori finali definibili quali consumatori.
Si parla inoltre di leasing finanziario o di leasing operativo a seconda del fatto che l'operazione si atteggi come trilatere, coinvolgendo un fornitore, un utilizzatore ed un concedente (svolgente la funzione di finanziatore) ovvero semplicemente bilaterale (ove il concedente è anche il produttore del bene).
La distinzione tra leasing traslativo e leasing di godimento in dipendenza dell'aspetto costituito dal valore residuo del bene che ne costituisce l'oggetto. Quando tale valore sia infatti elevato l'operazione è destinata a concludersi con l'esercizio, da parte dell'utilizzatore, del diritto di opzione in dipendenza della quale si produce il trasferimento della proprietà del bene in capo al concedente stesso.