Differenza tra adempimento di obbligazione naturale e liberalità remuneratoria



Da segnalare la differenza tra adempimento di obbligazione naturale e liberalità.
Quando un soggetto dà corso all'adempimento di un'obbligazione naturale è comunque animato dalla convinzione di esservi tenuto, sia pure in base a principi non giuridici, derivanti dalla coscienza morale o sociale. Il compimento dell'atto di liberalità è invece contrassegnato dall'intento nel disponente che subisce il depauperamento di arricchire il beneficiato senza esservi tenuto a nessun titolo .

Da questo punto di vista, una menzione particolare deve essere fatta per le donazioni remuneratorie (art. 770 cod.civ.) che, comunque, si distinguono dall'adempimento dell'obbligazione naturale per la mancanza nelle prime di qualsiasi riferibilità a doveri sociali o morali (Cass. Civ. Sez. I, 1411/97)nota1. La riconoscenza che anima il donante e che costituisce uno degli elementi che dà corpo ai motivi che inducono al compimento dell'atto liberale, si differenzia comunque dal convincimento di essere tenuto, sia pure sotto il solo profilo morale e sociale, all'effettuazione di una determinata prestazionenota2. Giova altresì mettere a fuoco la distinzione tra donazione remuneratoria e liberalità d'uso effettuata in relazione a servizi resi che, come si ritrae dal II comma dell'art. 770 cod.civ.., non costituisce donazione (cfr. Cass. Civ. Sez. II, ord. 41480/2021).

Note

nota1

Cfr. Giorgianni, L'obbligazione, Milano, 1951, p.126. Appare a questo proposito utile valutare se il dovere in questione sia particolarmente legato al soggetto che, di fatto, lo esegue e se invece sia espressione di un atteggiamento generalizzato e perciò avvertito in una certa società, rappresentativa di una determinata collettività (Balbi, La donazione, in Trattato di dir.civ., dir. da Grosso e Santoro-Passarelli, Milano, 1964, p.64).
top1

nota2

Sottolinea la necessità di distinguere la riconoscenza di cui all'art.770 cod.civ. dai doveri che stanno alla base dell'obbligazione naturale Oppo, Adempimento e liberalità, Camerino, 1979, p.262. Il sentimento di riconoscenza ha uno spiccato carattere individuale e soggettivistico, laddove i doveri morali o sociali si ispirano usualmente a quella che viene considerata la morale sociale o corrente, comune ad una determinata società. Altra parte della dottrina (Biondi, Le donazioni, in Trattato di dir.civ., dir. da Vassalli, Torino, 1961, p.744) sottolinea altresì il diverso animus che caratterizza l'esecuzione della prestazione: animus donandi nella donazione remuneratoria contrapposto ad un animus solvendi dell'obbligazione naturale. Mentre infatti l'adempimento di obbligazione naturale è ispirato dalla volontà di liberarsi da un obbligo morale e sociale, e quindi da un peso, la donazione remuneratoria sembra solo fondata sullo spirito di liberalità per beneficare un altro soggetto.
top2

Bibliografia

  • BALBI, La donazione, Milano, Tratt. dir. civ. dir. da Grosso-Santoro Passarelli, vol. IX, 1964
  • GIORGIANNI, L'obbligazione, Milano, 1951
  • OPPO, Adempimento e liberalità, Camerino, 1979

Prassi collegate

News collegate

Percorsi argomentali

Aggiungi un commento


Se vuoi aggiornamenti su "Differenza tra adempimento di obbligazione naturale e liberalità remuneratoria"

Iscriviti alla Newsletter di WikiJus!

Iscriviti