Cass. civile, sez. Lavoro del 1997 numero 4798 (30/05/1997)


Nell'ipotesi di contratto di agenzia nullo, ai sensi dell'art. 9 della legge 12 marzo 1968 n. 316, in quanto stipulato con soggetto non iscritto nel ruolo degli agenti, ai fini della determinazione dell'indennizzo che quest'ultimo puo chiedere esperendo l'azione di arricchimento senza causa, ai sensi dell'art. 2041 cod. civ., possono essere valutate non solo le provvigioni non corrisposte, ma anche l'indennità di risoluzione del rapporto (prevista dall'art. 1751 cod. civ., oltre che dalla legge 25 ottobre 1971 n. 911 e dalle corrispondenti norme degli accordi collettivi), che ha natura di corrispettivo differito, atteso che anche questa, al pari delle provvigioni, puo essere valutata sotto i profili, rispettivamente, dell'arricchimento del preponente e della diminuzione patrimoniale del preposto; analogamente nel suddetto computo può essere ricompresa anche l'indennità suppletiva di clientela, di origine contrattuale, la quale puo corrispondere ad una forma di avviamento derivante dalle energie spese dal preposto, e del quale il preponente puo essersi arricchito.

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