Cass. civile, sez. III del 1993 numero 65 (07/01/1993)


La risoluzione della locazione finanziaria, per inadempimento dell' utilizzatore, non si estende alle prestazioni già eseguite, in base alle previsioni dell' art. 1458 primo comma cod. civ. in tema di contratti ad esecuzione continuata e periodica ove si tratti di "leasing" cosiddetto di godimento, pattuito con funzione di finanziamento, rispetto a beni non idonei a conservare un apprezzabile valore residuale alla scadenza del rapporto (con conseguenziale marginalità dell' eventuale opzione), e dietro canoni che configurano esclusivamente il corrispettivo dell' uso dei beni stessi. La risoluzione medesima, invece, si sottrae a dette previsioni, e resta soggetta all' applicazione in via analogica delle disposizioni fissate dall' art. 1526 cod. civ. con riguardo alla vendita con riserva della proprietà, ove si tratti di "leasing" cosiddetto traslativo, pattuito con riferimento a beni atti a conservare a quella scadenza un valore residuo superiore all' importo convenuto per l' opzione, e dietro canoni che scontano anche una quota del prezzo in previsione del successivo acquisto (rispetto a cui la concessione in godimento assume funzione strumentale).

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