Cass. civile, sez. I del 1978 numero 2299 (11/05/1978)


La vendita di un bene del figlio minore, effettuata dal genitore senza dichiarare tale appartenenza e senza agire in rappresentanza del minore bensì in nome proprio, non rientra nell' ambito della disciplina dell' art. 322 cod. civ., non vertendosi in un' ipotesi in cui manca il presupposto di validità del negozio, costituito dalla capacità di agire del suo autore, ma si configura come un contratto concluso dal non dominus, giacchè v' e la carenza del diverso presupposto della legittimazione al negozio, con la conseguenza che, ove la vendita riguardi beni mobili, il compratore a non domino ne acquista la proprietà con il possesso in buona fede a norma dell' art. 1153 cod. civ..

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