Accessione invertita. Illecito istantaneo ad effetti permanenti. Prescrizione del diritto all'indennità. (Cass. Civ., Sez. II, ord. n. 6876 del 14 marzo 2025)

L’occupazione del suolo altrui, perpetrata da un soggetto privato ai danni di un confinante, integra un illecito istantaneo ad effetti permanenti, sicché la prescrizione dei conseguenti diritti a contenuto patrimoniale, previsti dall’art. 938 cod.civ. ed aventi natura indennitaria e funzione riequilibratice, soggiace all’ordinario termine decennale, che decorre dal momento in cui l’occupazione viene perpetrata in modo definitivo e, pertanto, dalla data in cui l’edificio che insiste parzialmente sul suolo altrui è stato ultimato.

Commento

(di Daniele Minussi)
La pronunzia mette a fuoco il tema del dies a quo di decorrenza del termine prescrizionale del diritto a percepire l'indennità di cui all'art. 938 cod. civ. che rinviene origine nell'occupazione del suolo altrui in conseguenza della edificazione da parte del confinante (fatto dal quale scaturisce la c.d. "accessione invertita"). Secondo la S.C., il termine ordinario decennale decorre a far tempo dall'ultimazione del fabbricato insistente sul suolo appartenente ad altri. Solo da questo momento, infatti, ha luogo la definitiva ed univoca occupazione del suolo con il manufatto.

Aggiungi un commento