Cass. civile, sez. Lavoro del 1984 numero 321 (14/01/1984)
Per "affari che hanno avuto regolare esecuzione", in relazione ai quali il primo comma dell'art.. 1748 cod. civ. stabilisce il diritto dell'agente alla provvigione, debbono intendersi i contratti andati a buon fine, con la conseguenza che l'agente non può pretendere alcunché non solo per gli affari non accettati ma anche per quelli accettati e non andati a buon fine per qualsiasi causa, salve le ipotesi considerate dalla seconda parte della stessa disposizione e dall'art.. 1749 cod. civ..