Cass. civile, sez. II del 2019 numero 16623 (20/06/2019)




È ammissibile l'esercizio da parte dei creditori, in via diretta, dell'azione surrogatoria di cui all'art. 2900 cod.civ., proponendo domanda di riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della quota di legittima spettante ai legittimari totalmente pretermessi che siano rimasti del tutto inerti, realizzandosi un'interferenza di natura eccezionale, tuttavia legittima, nella sfera giuridica del debitore. L'azione surrogatoria non è altro che lo strumento che la legge appresta al creditore per evitare gli effetti che possano derivare alle sue ragioni dall'inerzia del debitore che ometta di esercitare le opportune azioni intese ad incrementare il suo patrimonio, riducendo così la garanzia che esso rappresenta in favore dei creditori.

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