Società di capitali: diritto di recesso e deliberazione assembleare modificativa del quorum deliberativo in sessione straordinaria. Riconduzione del quorum ai criteri legali. Non rientra nella previsione di cui alla lett. g) dell'art. 2437 cod. civ. (Cass. Civ., Sez. I, sent. n. 13875 dell’1 giugno 2017)

In tema di recesso dalle società di capitali, la delibera assembleare che muti il quorum per le assemblee straordinarie, riconducendolo a previsione legale, non giustifica il diritto del socio al recesso ex art. 2437, lett. g ), c.c., perché l’interesse della società alla conservazione del capitale sociale prevale sull’eventuale pregiudizio di fatto subito dal socio, che non vede inciso, né direttamente né indirettamente, il suo diritto di partecipazione agli utili ed il suo diritto di voto a causa del mutamento del quorum.

Commento

(di Daniele Minussi)
Deve preliminarmente chiarirsi il significato della lettera g) dell'art. 2437 cod.civ., ai sensi del quale spetta al socio il diritto di recedere quando venga assunta, con il dissenso del socio, una deliberazione concernente "le modificazioni dello statuto concernenti i diritti di voto o di partecipazione". Con tale espressione la norma si riferisce sia alla categoria dei “diritti patrimoniali”, sia a quella dei “diritti amministrativi”. E le modifiche dei quorum? Si tratta pur sempre di modifiche concernenti i diritti di voto e di partecipazione, sia pure indirettamente. Va rilevato peraltro come in giurisprudenza sia stato escluso che una delibera di assemblea straordinaria di modifica dei quorum potesse comportare il riconoscimento del diritto di recesso per i soci che non avessero concorso a determinarla. Verrebbe infatti in esame una modifica che inciderebbe soltanto in via indiretta sui diritti in esame. Oltre a sottolineare da questo esito interpretativo (secondo il quale sarebbero rilevanti ai fini dell'attribuzione del diritto di recesso solo le modifiche dirette, dal momento che il mutamento del quorum non limita in alcun modo il diritto di voto), la S.C. con la pronunzia che si commenta, osserva anche come, nel caso di specie, la modificazione abbia semplicemente riportato il quorum nella misura legale.

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