Cass. civile, sez. II del 2005 numero 1079 (19/01/2005)


Nell'interpretazione di una scheda testamentaria, da condurre essenzialmente sulla base del dato testuale, possono legittimamente assumere rilievo anche elementi estrinseci (purché riferibili al testatore), quale, ad esempio, il grado di cultura del "de cuius", atteso che l'interpretazione degli atti di ultima volontà è sempre caratterizzata, rispetto all'ermeneutica contrattuale, da una più intensa ricerca della volontà concreta e da un più frequente ricorso all'integrazione con elementi estrinseci. (Nella specie la Corte Cass. ha confermato la sentenza di merito che aveva ravvisato nella disposizione testamentaria la volontà della "de cuius" di attribuire ai propri cugini una rendita vitalizia e non un usufrutto, sulla base di un'attenta interpretazione letterale, precisando che tale conclusione era coerente con il tipo di cultura della testatrice e con l'influenza che sulla stessa aveva avuto il marito avvocato).

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