Cass. civile, sez. I del 2004 numero 3370 (20/02/2004)


In considerazione della natura dei beni "di secondo grado" delle azioni e delle quote di società, l'applicabilità delle norme sulla vendita alla cessione delle quote o delle azioni di una società di capitali, specialmente in tema di garanzia per vizi e mancanza di qualità della cosa, è da riconoscere anche in relazione ai beni sociali, i quali non possono essere considerati estranei all'oggetto del contratto di cessione di quote o di azioni. Di conseguenza, trovano applicazione i principi riguardanti la distinzione tra mancanza delle qualità promesse o essenziali della cosa venduta e vendita di aliud pro alio, dai quali si desume che gli estremi di questa seconda, e più grave, inadempienza si configurano quando la cosa consegnata appare non soltanto difforme, ma radicalmente diversa da quella pattuita, essendo il bene privo delle qualità minime necessarie per assolvere alla sua naturale funzione ovvero a quella assunta come essenziale dalle parti.

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