Cass. civile, sez. II del 2017 numero 4695 (23/02/2017)




In tema di successioni mortis causa, non influisce sulla decorrenza del termine di prescrizione per l’accettazione dell’eredità, di cui all’art. 480 c.c., la sopravvenienza di beni nell'asse ereditario, atteso che tale circostanza, pur potendo incidere sull’interesse concreto del chiamato a subentrare nella posizione giuridica del defunto, non esclude la giuridica possibilità di accettare l’eredità, stante il carattere universale del fenomeno successorio, che comprende non solo i rapporti attivi, ma anche quelli passivi facenti capo al de cuius, e rende, pertanto, irrilevante, ai fini dell’applicabilità del comma II della detta norma, la mera ignoranza circa l'effettiva consistenza dell’asse relitto.

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