La redazione di un bilancio di apertura da parte della società trasformata nel corso del relativo procedimento risponde principalmente
all'esigenza di determinare quanta parte del valore del patrimonio netto di trasformazione viene imputato a capitale sociale ovvero alle altre poste del netto, in particolar modo alle riserve. P eraltro, stante l'assenza di qualsiasi reddito di periodo di cui dar conto,
esso risulta composto dalla sola situazione patrimoniale, predisposta, nel caso in cui la società risultante dalla trasformazione sia una società di capitali, secondo lo schema obbligatorio di cui all'art.
2424 cod. civ. .
In particolare, nel suddetto documento
saranno inserite le attività e passività presenti nella contabilità della società trasformanda e già indicate nel bilancio di trasformazione, tenendo in ogni caso conto dei minori/maggiori valori esposti dal perito.Il novellato art.
2500 ter, II comma, cod. civ. , introdotto dalla riforma del diritto societario del 2003, stabilisce infatti che il bilancio di apertura dovrà altresì recepire anche tutte quelle plusvalenze eventualmente evidenziate dall'esperto nominato dal Presidente del Tribunale, atteso che, giusta la lettera della norma in esame, "il capitale della società risultante dalla trasformazione deve essere determinato sulla base dei
valori attuali degli elementi dell'attivo e del passivo come risultanti dalla relazione di stima di cui all'art.
2343 cod. civ. ".