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clausole vessatorie

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Imprescrittibilità dell'azione di nullità

L'accertamento della nullità può essere proposto in ogni tempo, in armonia con la natura meramente dichiarativa della pronunzia (art. cod.civ. ). Ciò a differenza di quanto si ha modo di osservare in tema di annullabilità, ove la prescrizione concernente la relativa azione interviene nel termine di...

Cass. civile, sez. III del 1997 numero 13131 (30/12/1997)

I rincipi di correttezza e buona fede di cui agli artt. 1175 e 1375 cod. civ. sono stati codificati dal legislatore come "regulae iuris" di carattere generale con esclusivo riferimento ai rapporti precontrattuali ed all' interpretazione ed esecuzione del negozio, e non anche con riguardo al...

Appello di Milano del 1993 (29/01/1993)

Il principio affermato in materia di società per azioni secondo il quale le clausole di gradimento introdotte all'unanimità negli statuti possono essere poi modificate anche a maggioranza, non trova automatica applicazione in tema di società a responsabilità limitata, in considerazione del carattere...

Appello di Napoli del 1993 (29/01/1993)

Il principio affermato in materia di società per azioni secondo il quale le clausole di gradimento introdotte all' unanimità negli statuti possono essere poi modificate anche a maggioranza, non trova automatica applicazione in tema di società a responsabilità limitata, in considerazione del...

Tribunale di Bologna del 2000 (14/06/2000)

La dichiarazione che il consumatore renda in calce alle clausole abusive circa la loro preventiva negoziazione con il professionista, se espressa nell'ambito delle contrattazioni di massa, non è sufficiente a dimostrare che sia realmente intercorsa fra le parti una trattativa idonea a vincere la...

Disposizioni Attuative Codice Civile art. 111-decies

1. Ferma restando la natura indivisibile delle riserve accantonate, non rilevano ai fini dell'obbligo di devoluzione previsto dall'articolo 17 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, la modificazione delle clausole previste dall'articolo 26 del decreto legislativo Capo provvisorio dello Stato 14...

Cass. civile, sez. II del 1984 numero 278 (13/01/1984)

Con riguardo alla donazione che il "de cuius" abbia fatto in vita in favore di uno dei propri eredi, la dispensa dalla collazione, che si traduce, con svantaggio degli altri eredi, nell' esonero del donatario dal conferimento del "donatum" in sede di formazione della massa ereditaria da dividere,...

Cass. civile, sez. II del 2011 numero 16235 (25/07/2011)

L’operazione di leasing finanziario non dà luogo ad un unico contratto plurilaterale, ma realizza una figura di collegamento negoziale tra contratto di leasing e contratto di fornitura. Deriva che l’eccezione dell’utilizzatore di inadempimento dell’obbligazione di consegna non può trovare ostacolo...

Cass. civile, sez. III del 1995 numero 1960 (22/02/1995)

Le norme di ermeneutica contrattuale sono applicabili alla confessione, nell' ottica di una qualificazione della medesima come mero atto giuridico (non negoziale), nei limiti di ammissibilità dell' analogia, e della compatibilità delle singole norme con la natura dell' atto. Nondimeno deve ritenersi...

Tribunale di Milano, sez. IX del 2015 (16/04/2015)

È in contrasto con l’ordine pubblico interno il patto divorzile che istituisca un negozio sostanzialmente privato avente ad oggetto due trasferimenti patrimoniali reciproci a titolo di assegno divorzile con la cosiddetta una tantum. La possibilità di una soluzione uno acto non è affidata alla libera...

Cass. civile, sez. II del 1993 numero 12621 (21/12/1993)

Nel negozio traslativo della proprietà o di altro diritto reale non è ravvisabile un costituto possessorio implicito, nel senso che al trasferimento del diritto a favore dell'acquirente segua immediatamente il possesso della cosa, perché tale trasferimento costituisce, ai sensi dell'art. 1476 cod....

Cass. civile, sez. I del 1957 numero 3702 (10/10/1957)

Il riporto è un contratto reale traslativo di proprietà a titolo oneroso.Sono opponibili ai terzi le particolari condizioni dettate, per l'alienazione delle azioni, nell'atto costitutivo sociale sottoposto alla pubblicità di legge e richiamato sui certificati azionari, ancorchè questi non facciano...

Cass. civile, sez. III del 2015 numero 6451 (31/03/2015)

Sussiste la responsabilità solidale del notaio che prestò la sua opera per il contratto preliminare e definitivo, insieme con il venditore e il mediatore immobiliare, per la cancellazione del pignoramento laddove il professionista con grave negligenza non avvertì l'acquirente del grave pericolo che...

Decreto Legislativo del 2003 numero 5 art. 41

TITOLO VII Norme transitorie e finali (DISCIPLINA TRANSITORIA) [1. Ai giudizi pendenti alla data di entrata in vigore del presente decreto si applicano le disposizioni anteriormente vigenti; si applica comunque l'articolo 24 alle domande cautelari proposte successivamente alla data di entrata in...

Regio Decreto del 1923 numero 2440 art. 15

Deve essere sentito il Consiglio di Stato, qualunque sia l'oggetto ed il valore del contratto, nei casi nei quali si tratti di riconoscere se siano in tutto od in parte applicabili le clausole penali stipulate a carico dei fornitori o appaltatori, quando la somma in controversia o che...

Tribunale di Lanciano del 2016 numero 271 (08/06/2016)

Deve ritenersi che nel caso in cui il correntista agisca per la ripetizione delle somme indebitamente versate sul conto corrente, anche in ragione della nullità di determinate clausole contrattuali, lo stesso ha l’onere di produrre in giudizio l’intera sequenza di estratti conto che, peraltro, sono...

Condizioni generali di contratto

Le condizioni generali di contratto consistono nelle clausole predisposte da uno dei contraenti con la finalità di approntare una disciplina omogenea per i rapporti che viene a intrattenere con una serie indeterminata di clienti. Il predisponente è per lo più un imprenditore, la cui  attività...

Decreto Presidente Repubblica del 1961 numero 145 art. unico

I rapporti costituiti per le attività per le quali sono stati stipulati l'accordo 20 giugno 1956, relativo alla disciplina del rapporto di agenzia e rappresentanza commerciale, nonché l'accordo 17 luglio 1957 per la redazione delle disposizioni regolamentari di cui agli articoli 19 e 20 del predetto...

Cass. civile, sez. III del 1991 numero 7763 (12/07/1991)

Con riguardo al concorso a pronostici del "totocalcio", che integra un contratto di natura privatistica (natura compatibile con l' approvazione ministeriale prevista per le attività di gioco riservate al CONI), le clausole fissate nell' apposito regolamento, ancorché di tipo vessatorio, quale quella...

Cass. civile, sez. I del 1990 numero 2581 (29/03/1990)

I contratti unilaterali (nella specie, fideiussione) si intendono conclusi, in base alla specifica disciplina contenuta nel secondo comma dell' art. 1333 cod. civ., quando il destinatario della proposta (proveniente dal soggetto che rimarrà esclusivamente obbligato) non la rifiuti nel termine...

Cass. civile del 1995 numero 1960 (22/02/1995)

Le norme di ermeneutica contrattuale sono applicabili alla confessione, nell'ottica di una qualificazione della medesima come mero atto giuridico (non negoziale), nei limiti di ammissibilità dell'analogia, e della compatibilità delle singole norme con la natura dell'atto. Nondimeno deve ritenersi...

Interpretazione oggettiva

Una volta interpretato il contratto in base alle regole dell'interpretazione soggettiva, può accadere che l'atto negoziale o singole clausole di esso rimangano ancora incerte. Secondo la tesi prevalente, a questo punto vengono in esame gli ulteriori criteri propri dell' interpretazione...

42 - Deroga dei quorum legali per le decisioni dei soci di srl

Massima19 novembre 2004 Sono conformi alla legge le clausole statutarie che nella s.r.l. richiedano l'unanimità dei soci per l'adozione di decisioni assembleari ed extraassembleari. Sono altresì conformi alla legge le clausole statutarie che stabiliscano quorum diversi (più alti o più bassi) di...

Cass. civile, sez. II del 1979 numero 3153 (04/06/1979)

Ai fini dell' applicazione della sanzione di invalidità di cui al secondo comma dell' art. 1341 cod. civ. non è necessario che al di fuori del contratto oggetto della controversia una delle parti di esso si trovi in una situazione di preminenza economica, operando in regime di monopolio o quasi...

Cass. civile, sez. II del 1987 numero 1489 (11/02/1987)

Gli usi negoziali o interpretativi, in quanto operanti sullo stesso piano delle clausole contrattuali, non possono considerarsi inseriti nel contratto se non in virtù di un' espressa o implicita manifestazione di volontà dei contraenti, e ciò tanto più quando si tratti di usi che deroghino...

Cass. civile, sez. III del 1998 numero 6062 (18/06/1998)

Nell' assicurazione contro gli infortuni a favore di un terzo - cui si applica la disciplina dell' assicurazione sulla vita - la norme contenuta nell' art. 1920 cod. civ. secondo cui il terzo acquista un diritto proprio ai vantaggi dell' assicurazione, va inteso nel senso che il diritto all'...

Cass. civile del 1994 numero 11188 (27/12/1994)

La nullità della clausola che riserva al venditore dei singoli appartamenti dell'edificio la proprietà ed il godimento dell'area di parcheggio costruita secondo le disposizioni dell'art. 41 sexies legge 17-8-1942 n. 1150 comporta l'integrazione, ope legis, del contratto con l'attribuzione, in favore...

Cass. civile, sez. Lavoro del 1985 numero 6280 (12/12/1985)

Gli usi aziendali che sono riconducibili alla categoria degli usi negoziali e non a quella degli usi normativi, per esplicare la loro efficacia non debbono necessariamente interessare la generalità delle aziende del settore (essendo sufficiente la affermazione di essi anche presso una sola azienda)...

Codice Civile art. 2066

INDEROGABILITA' 1. I contratti individuali non possono derogare alle ordinanze corporative e agli accordi economici collettivi, salvo che questi lo consentano. 2. Le clausole dei contratti individuali, difformi dalle norme inderogabili contenute nelle ordinanze e negli accordi previsti nel...

Condizioni di risoluzione della disposizione testamentaria

Vengono appellate condizioni di risoluzione le clausole in forza delle quali viene variamente disposta la perdita del lascito testamentario per l'eventualità in cui il beneficiario proponga azioni volte ad impugnare il testamento, o comunque a contestare l'assetto di interessi determinato dal...

Cass. civile, sez. II del 2014 numero 4485 (25/02/2014)

Non sussiste l’illecito disciplinare e deve dunque essere annullata la sanzione disciplinare a carico del notaio sul rilievo di aver fatto ricorso - in numerosi atti di pubblicazione di testamento olografo e di attivazione di testamenti pubblici - a clausole di esonero dall’obbligo di trascrivere i...

Cass. civile, sez. III del 2004 numero 52 (07/01/2004)

Ai fini della configurabilità di un contratto autonomo di garanzia oppure di un contratto di fideiussione, non è decisivo l'impiego, o meno, delle espressioni "a semplice richiesta" o "a prima richiesta" del creditore, ma la relazione in cui le parti hanno inteso porre l'obbligazione principale e...

Cass. civile, sez. I del 1978 numero 2987 (16/06/1978)

Poiché, da una parte, la successione ereditaria esclude, salvo espresse clausole contrarie del patto sociale o di altra convenzione con gli eredi, che gli stessi subentrino nella posizione di socio del de cuius e, dall'altra, la morte del socio determina automaticamente lo scioglimento del rapporto...

Cass. civile, sez. I del 1993 numero 2372 (25/02/1993)

Con riguardo a contratto concluso mediante modulo o formulario predisposto da una delle parti (nell' ipotesi, polizza di assicurazione), la disposizione dell' art. 1342, primo comma, cod. civ. si applica esclusivamente ove sussista un contrasto tra le clausole aggiunte e quelle predisposte a stampa,...