Variazione catastale da abitazione ad ufficio: essenzialità del requisito della residenza ai fini del mantenimento delle agevolazioni "prima casa". (Cass. Civ., Sez. V, sent. n. 14173 del 5 giugno 2013)

L'agevolazione prima casa presuppone che l'immobile acquistato sia effettivamente adibito ad abitazione principale, interpretazione, questa, direttamente ricavabile dalla necessità di residenza e oltreché dalla decadenza dal beneficio conseguente all'alienazione infraquinquennale, a meno che si acquisiti una nuova abitazione principale.

Commento

(di Daniele Minussi)
Sicuramente incompatibile con il mantenimento delle invocate (in sede di compravendita) agevolazioni per l'acquisto della "prima casa", la susseguente introduzione della variazione catastale dell'unità da abitazione ad ufficio. Così il contribuente, che mai aveva trasferito la propria residenza presso l'unità immobiliare acquistata, vanamente si oppone alla decadenza dalle agevolazioni irrogata dall'Ufficio.

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