Servitù per destinazione del padre di famiglia. requisito dell'apparenza. (Cass. Civ., Sez. II, ord. n. 14060 del 21 maggio 2024)

Il requisito dell’apparenza della servitù, necessario ai fini del relativo acquisto per destinazione del padre di famiglia, si configura come presenza di opere permanenti e visibili destinate al suo esercizio, e perché sussista tale visibilità è sufficiente che le opere siano individuabili – anche se solo saltuariamente ed occasionalmente – da qualsivoglia punto d’osservazione, anche esterno al fondo servente, purché, per la loro struttura e consistenza, esse rendano manifesta la situazione di asservimento di tale fondo.

Commento

(di Daniele Minussi)
Fondamentale, ai fini di poter reputare sussistente una servitù per destinazione del padre di famiglia (che, va rammentato, non è connotata da un titolo negoziale esplicitamente inteso alla costituzione, la quale si ritrae dalla particolare condizione dei luoghi) è il requisito dell'apparenza delle opere permanenti volte al suo esercizio. Ciò che conta è unicamente l'oggettiva destinazione delle opere permanenti ed apparenti inequivocamente destinate al servizio di una parte del fondo, senza che rilevi alcun intento dell'originario proprietario (cfr. Cass. Civ., Sez. II, 3219/2014). Con la pronunzia in esame viene specificato che tali opere possono anche essere individuabili occasionalmente anche da un punto di osservazione esterno rispetto al fondo servente.

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