Se l'importo dei conguagli è eccessivo, risulta preclusa la divisione in natura. (Cass. Civ., Sez. VI-II, sent. n. 29714 del 19 novembre 2018)

Va esclusa la divisione in natura di un compendio immobiliare se determina la corresponsione di elevati conguagli in denaro. La riduzione del numero di proprietari in corso di causa, peraltro, non cancella le difficoltà di frazionamento del bene quando i possibili lotti presentano significative differenze di valore di mercato.

Commento

(di Daniele Minussi)
Premesso che i conguagli in denaro rappresentano le somme perequative delle differenze di valore dei lotti divisionali, va messo a fuoco che, nella misura in cui qualcuno tra i condividenti è tenuto a corrisponderli, nella stessa misura risulta sostanzialmente acquirente della corrispondente quota dei beni comuni.
Nel caso di specie veniva in considerazione un singolo appartamento la cui divisibilità avrebbe comportato la formazione di una linea dividente trasversale, formante due porzioni, l'una delle quali avente valore notevolmente inferiore rispetto all'altra. Non restava pertanto altro se non procedere alla vendita del bene e alla suddivisione del ricavato.

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