Responsabiità professionale del notaio. Iscrizione di ipoteca su bene demaniale. (Cass. Civ., Sez. III, ord. n. 2493 del 3 febbraio 2021)

Il notaio prima di stipulare un mutuo garantito da ipoteca sulla proprietà superficiaria di un immobile insistente, in forza di concessione, su suolo demaniale - deve verificare l'esistenza della concessione e, dunque, la stessa permanenza del diritto superficiario sul bene, in quanto rientra nei suoi doveri professionali la conoscenza del regime generale dei beni demaniali e delle sue implicazioni sui diritti derivati, nonché dei termini e delle condizioni che regolano la dipendenza del diritto da alienare da un altro, al fine di evitare che la fruttuosità dell'alienazione possa essere incisa dalla sorte del diritto pregiudicante.
In ogni caso la pacifica conoscenza da parte del notaio del regime demaniale del bene e della derivazione del diritto superficiario dalla concessione necessariamente esigono che il suo dovere di diligenza si debba spingere a verificare se la concessione sia esistente ancora e, dunque, la sua esistenza renda permanente quel diritto, in quanto derivato dalla concessione stessa: ciò non solo sulla base anche della stessa pur esigibile dal notaio dovuta conoscenza del regime generale dei beni demaniali e delle sue implicazioni sui diritti derivati, ma comunque ed in primo luogo della necessaria dovuta conoscenza dei termini e delle condizioni in cui un diritto da alienare che risulti dipendente da un altro veda regolata tale dipendenza, in modo che la fruttuosità dell’alienazione non possa essere incisa sulla sorte del diritto pregiudicante.

Commento

(di Daniele Minussi)
Che il notaio debba indagare i presupposti di un diritto derivato oggetto di alienazione per il tramite di un atto stipulato a suo ministero è invero principio pacifico. In relazione alla vendita della proprietà di un bene immobile ordinariamente tale regola implica che la continuità delle trascrizioni e la validità dei titoli di provenienza debba essere indagata per un ventennio, tale essendo il termine ad usucapionem che renderebbe inutile un'indagine ulteriore. Nel caso in esame, trattandosi di diritti che si fondano su un provvedimento amministrativo concessorio, sarebbe stato indispensabile che gli accertamenti del professionista si fossero focalizzati sulla vigenza del provvedimento e sulla durata dello stesso, durata che non avrebbe potuto non riflettersi sul diritto derivato (vale a dire la proprietà superficiaria) oggetto della garanzia ipotecaria.

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