Quando l'azione di divisione presuppone il vittorioso esperimento dell'azione di riduzione. (Appello di Catania, Sez. II, sent. n. 1317 del 6 giugno 2019)

Quando l'attrice in riduzione per lesione della quota di legittima abbia non soltanto chiesto accertarsi la lesione della quota necessaria e disporre la riduzione delle disposizioni lesive, ma ha anche chiesto assegnarsi ad essa istante gli immobili caduti in successione, occorre procedere alla richiesta divisione dei beni immobili e, nel caso in cui ne risultasse accertata la indivisibilità, procedersi ulteriormente alla relativa assegnazione del bene ex art. 720 c.c. al maggior quotista, salvo conguaglio in denaro in favore degli altri eredi.

Commento

(di Daniele Minussi)
Nella specie, il giudice di prime cure, pur dopo aver correttamente disposto la riduzione delle disposizioni testamentarie lesive della porzione necessaria, non aveva provveduto in relazione alla assegnazione del bene domandata dalla parte attrice. Invero, una volta accertata la lesione della legittima e la indivisibilità ex art. 720 cod.civ. del cespite che costituiva la parte preponderante dell'asse ereditario, si sarebbe dovuto procedere all’assegnazione del bene secondo i criteri di legge. In merito al rapporto che si pone tra azione di riduzione ed azione di divisione cfr. Cass. Civ., Sez. II, 9192/2017.

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