Illegittimità costituzionale per difetto di delega per le previsioni di cui all’art. 3, commi VIII e IX del d.lgs. n. 23/2011 in materia di locazioni non registrate: la norma è dichiarata incostituzionale. (Corte Cost., sent. n. 50 del 14 marzo 2014)
E’ costituzionalmente illegittimo l’art. 3, commi VIII e IX, del d. lgs. n. 23/2011 (Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale) nella parte in cui suddetti commi prevedono un meccanismo di sostituzione sanzionatoria della durata del contratto di locazione per uso abitativo e di commisurazione del relativo canone in caso di mancata registrazione del contratto entro il termine di legge, nonché l’estensione di tale disciplina – e di quella relativa alla nullità dei contratti di locazione non registrati – anche alle ipotesi di contratti di locazione registrati nei quali sia stato indicato un importo inferiore a quello effettivo, o di contratti di comodato fittizio registrati. Emerge con evidenza che la disciplina oggetto di censura – sotto numerosi profili “rivoluzionaria” sul piano del sistema civilistico vigente – si presenti del tutto priva di “copertura” da parte della legge di delegazione: in riferimento sia al relativo àmbito oggettivo, sia alla sua riconducibilità agli stessi obiettivi perseguiti dalla delega.