Fraudolenta elusione del divieto del patto commissorio e nullità dell'operazione di sale and lease back. (Cass. Civ., Sez. I, sent. n. 11449 del 10 maggio 2017)

Il contratto di sale and lease back, pur configurando in sé un'operazione negoziale che non può ritenersi necessariamente preordinata alla fraudolenta elusione del divieto stabilito dall'art. 2744, c.c., tuttavia viola tale divieto qualora, per le circostanze del caso concreto - difficoltà economiche dell'impresa venditrice, che giustificano il sospetto di un approfittamento della sua condizione di debolezza, sproporzione tra il valore del bene trasferito ed il corrispettivo versato dall'acquirente - l'operazione riveli una finalità in contrasto con esso.

Commento

(di Daniele Minussi)
La pronunzia si occupa di mettere a fuoco i presupposti fattuali alla cui stregua valutare la natura fraudolenta dell'operazione di sale and lease back. Le difficoltà economiche dell'impresa venditrice (che si sostanziava già in un vero e proprio stato di insolvenza), la sproporzione tra valore del bene e corrispettivo versato dall'acquirente conducono a ritenere sussistente una situazione in cui quest'ultimo intendesse in effetti munirsi di una garanzia reale a fronte del credito concesso.
Da notare come nel caso in esame nulla si emerga quanto all'elemento dell'esistenza di una situazione di credito e debito tra la società finanziaria e l'impresa venditrice utilizzatrice, ciò che è parso essenziale ai fini della nullità della stipulazione in esame (Cass. Civ., Sez. V, 5583/11).

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