Differenza tra TAEG e TEGM. Il conteggio dei costi assicurativi per il calcolo del TAEG rileva ai fini del raggiungimento del tasso soglia (usura). (Tribunale di Reggio Emilia, 9 luglio 2015)

Non rivestono la qualifica di normatività i presupposti dell’attività di rilevazione, le attività e le direttive della Banca d’Italia, anche in tema di TAEG, relativi alla segnalazione dei tassi poi utilizzati per l’emanazione dell’atto normativo secondario consacrato nel decreto ministeriale trimestrale. Pertanto i costi assicurativi, se connessi all’erogazione del credito, possono rientrare nel calcolo del TAEG proprio perché il calcolo del TAEG, diversamente da quello del TEGM, non può essere vincolato dalle istruzioni della Banca d’Italia.

Commento

(di Daniele Minussi)
Che differenza esiste tra TAEG e TEGM? Il primo è il "Tasso Annuo Effettivo Globale": esso esprime un tasso virtuale che non serve per calcolare le rate. Si tratta di un indicatore finalizzato a determinare il costo globale del prestito. Il secondo corrisponde al "Tasso effettivo globale medio". Esso viene determinato ogni 3 mesi rilevando i tassi praticati sul mercato, in riferimento a ciascun tipo di operazione e per classi di importo finanziato. Così viene determinato un distinto TEGM per i mutui a tasso variabile, per quelli a tasso fisso, per i prestiti al consumo al di sotto i 5.000 euro e così via.

La misura del TEGM viene tenuta costantemente aggiornata dalla Banca d’Italia trimestralmente e mediante le pubbliche indicazioni offerte dal Ministro dell'Economia e delle Finanze. Le relative tabelle vengono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale, sulla pagina archivio della Banca d’Italia e anche sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il TEGM rileva ai fini dell'accertamento dell'eventuale natura usuraria del tasso. L'attuale metodo di calcolo prevede che, rispetto alla misura del TEGM, sia aggiunto il 25% e che tale risultato vada ancora incrementato di 4 punti percentuali su base annua. Tassi eccedenti tale misura sono considerati usurari.
E cosa dire del TAEG? Non si tratta di un dato ufficiale, ma di un criterio di computazione di tutti i costi dell'operazione. Il tasso annuo effettivo globale, rappresenta il costo totale complessivo annuo, rispetto alla somma erogata. Saranno pertanto computati tutti i costi da supportare, compresi i costi dell’assicurazione anche facoltativa, le imposte, le commissioni e altre spese varie.
Premesse queste note, la Corte di merito ha statuito con la pronunzia qui in commento che nel TAEG devono essere calcolati anche i costi assicurativi (in contrasto con le circolari della Banca d'Italia), con la rilevante conseguenza che, qualora a cagione della assoluta esorbitanza degli stessi, il TEGM risultasse superiore al tasso soglia, gli interessi dovrebbero essere considerati come usurari.


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